– un ex vice-sindaco
– un ex assessore
– il capo politico del principale partito di opposizione
– una spolverata di consiglieri migratori
Amalgamare il tutto con un ex-sindaco, meglio se di primo sale all’ARS.
La spartizione delle poltrone è sempre stata oggetto di accordi tipici della mala politica che in questi mesi, più che mai, esce allo scoperto ed afferma la sua arroganza a discapito dei cittadini ed a favore di esponenti il cui solo interesse è quello di garantirsi ruoli e stipendi all’interno delle istituzioni. Coloro che a Ragusa sono stati complici e responsabili della progressiva distruzione del nostro territorio, della cementificazione esasperata, della depauperazione delle nostre risorse economiche con le conseguenti procedure esecutive, della crisi idrica senza precedenti, dello smantellamento delle piccole botteghe commerciali ed artigiane a causa dei centri commerciali, della distruzione dell’università con la riduzione ad un solo corso ed ad una massa di debiti, dell’impoverimento sociale del nostro centro storico, si ripropongono oggi insieme, con la stessa schiettezza di sempre, al governo della nostra città come risolutori ed innovatori, in barba ai danni da loro stessi causati fino a questo momento ed all’interesse per la cosa comune e soprattutto al bene dell’intera cittadinanza che intendono rappresentare. Quelli che un tempo venivano considerati sostenitori ed oppositori delle politiche ragusane, escono allo scoperto manifestando la loro vera natura politica. Fatta di inciuci e strategie sottobanco che loro propongono come modello di buona politica ma che invece si manifesta come necessità di fare qualcosa per assicurarsi anche nei prossimi cinque anni quello che noi definiamo il loro posto di lavoro.
Il Movimento 5 Stelle si presenta come l’unica alternativa propositiva ad una classe politica che negli anni ha causato solo disastri. E’ l’unico progetto di governo innovativo e costruttivo, aperto a tutti i cittadini desiderosi di dare un contributo al cambiamento e di prendere parte ad un vero disegno di rinnovamento culturale al quale la città di Ragusa ha già dimostrato di voler aderire.
Ci vediamo in Comune, sarà un piacere.