Il Movimento 5 Stelle di Leonforte il 3 Settembre scorso ha protocollato una richiesta di sollecito, indirizzata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, in merito alla dislocazione dell’antenna Telecom situata in via Papa Giovanni XXIII. Il precedente Consiglio Comunale ha approvato a Maggio 2013 il regolamento e il piano che disciplina la collocazione delle antenne telefoniche nel territorio del Comune di Leonforte. In particolare, il regolamento prevede che, a parità di condizioni ambientali sul sito prescelto e consono allo scopo, le antenne telefoniche vengano collocate in terreni di proprietà comunale, così da rendere possibili i controlli sulla immissione delle radio-comunicazione e dei campi elettromagnetici, senza la necessità di dare preavviso ai proprietari delle antenne telefoniche interessate (che a volte sono le stesse compagnie, vedi il caso delle antenne poste sull’immobile di proprietà della Telecom di via Papa Giovanni XXIII).
Questa soluzione permette finalmente la dislocazione dell’antenna Telecom in atto ancora sita in Via Papa Giovanni XXIII, che tanta preoccupazione ha generato tra i cittadini anche in considerazione al fatto che l’immobile si trova accanto un asilo nido e ad un Liceo Scientifico Statale, oltre alle abitazioni civili. Alcuni giorni dopo l’ufficio tecnico risponde dicendo che l’antenna è ancora funzionante ma non viene smantellata e spostata dalla Telecom. Per sollecitare lo smantellamento il Comune aveva proposto di non far pagare l’affitto alla Telecom per un periodo di tre e poi sei anni, il tutto per ammortizzare i costi di trasferimento. Ma nonostante questa proposta la Telecom non ha ancora provveduto al trasferimento. Adesso il Comune dovrebbe fare causa a Telecom ma essendo in crisi non lo ha fatto, e comunque considerando i tempi, passerebbero anni, per un problema che deve essere risolto adesso.
Il Movimento 5 Stelle di Leonforte ha immediatamente segnalato il problema al proprio Portavoce Giampiero Trizzino, Presidente della Commissione IV “Ambiente e Territorio” dell’Assemblea Regionale Siciliana, che presenterà un’interrogazione in aula sulla questione.