Sono tante le caratteristiche che fanno dell’alluminio un metallo speciale: in primis la leggerezza dovuta al basso peso specifico, una spiccata duttilità, l’elevata conducibilità elettrica e termica e la possibilità di costituire un grande numero di leghe metalliche; queste proprietà ne fanno un preziosissimo materiale industriale utilizzato dall’edilizia al settore automobilistico, dall’elettronica, come i case dei computer, al settore domestico, quali le caffettiere, dalla coniazione di monete alle montature per occhiali. Molti sanno che raramente si trova in natura e il normale processo di produzione, energeticamente dispendioso, prevede la lavorazione di un minerale, la bauxite. Quello che invece si ignora è che il suo riciclo consente un risparmio energetico di oltre il 90% e prevede un processo particolare agevolato da un’altra sua caratteristica, l’assenza di magnetismo, che permette una facile separazione dagli altri metalli.
Ed è proprio con l’alluminio che il MoVimento 5 Stelle continua la campagna di sensibilizzazione al tema ambientale dopo il corso di compostaggio, pratica che permette di trasformare gran parte della frazione umida in compost, fertilizzante naturale: l’operazione, denominata “Zona delattinizzata” prevede la raccolta di lattine di bibite ottenute mediante donazioni di esercenti sensibili al rispetto dell’ambiente e tramite pulizie di zone degradate, una lavorazione consistente nel lavaggio e compattazione del materiale e il conferimento ad un consorzio specifico. Ma non ci fermiamo qui! Il ricavato dell’intera operazione verrà devoluto in beneficenza, in particolare sarà destinato ad una cooperativa sociale attiva nel sostegno di bambini disagiati o con disabilità fisica. A risaltare il valore della raccolta sarà il WWF Circolo Jonico-Etneo, il quale farà partire un progetto parallelo finalizzato alla sensibilizzazione nelle scuole dell’intero comprensorio jonico in cui gli alunni diventano protagonisti dell’intera operazione esaltandone in tal modo il valore educativo.
L’iniziativa pertanto si prefigge un triplice obiettivo: in primis la promozione di un comportamento di responsabilità civile nei confronti del proprio territorio – obiettivo importante se si considera che una singola lattina impiega dai dieci ai cento anni per essere smaltita dall’ambiente- nella speranza che contagi quanti più cittadini, il riutilizzo di materiale riciclabile, come la Strategia Rifiuti Zero ci insegna e, dulcis in fundo, una finalità sociale che dia una boccata di ossigeno in un periodo generale di crisi a persone che dedicano tempo ed energie a chi soffre.
Il progetto non risolverà i problemi nati dall’emergenza rifiuti la cui soluzione passa sia dall’impegno delle amministrazioni locali che da un corretto comportamento di tutti né eliminerà le necessità di un realtà assistenziale ma probabilmente ci permetterà di dare il nostro piccolo contributo ad entrambe le cause.”