Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01023 presentata da NUNZIA CATALFO, giovedì 17 ottobre 2013. Seduta n.128
CATALFO, MOLINARI, BERTOROTTA, PEPE
Al Ministro della Salute
Premesso che:
dopo numerose sollecitazioni della comunità territoriale, che lamentava una carenza dei servizi sanitari soprattutto per la gestione delle emergenze-urgenze nel vecchio ospedale di Leonforte (Enna), nel 2000 è stato inaugurato l’ospedale “Ferro Capra Branciforti” di Leonforte;
al momento della sua attivazione, il presidio ospedaliero vantava, oltre ad un pronto soccorso, i reparti di cardiologia, chirurgia, medicina, pediatria e ginecologia;
ad oggi appare evidente che il piano organizzativo dell’azienda ospedaliera non sia stato adeguatamente sviluppato e che la struttura si stia avviando verso una lenta e silenziosa chiusura;
il nuovo commissario straordinario dell’azienda sanitaria di Enna, dottor Giuseppe Termine, succeduto a Nicola Baldari, nel suo discorso di insediamento ha affermato che la priorità sarebbe quella della “rifunzionalizzazione” delle strutture ospedaliere, nell’ottica di evitare, per una razionalizzazione della spesa dell’azienda, i “reparti fotocopia”;
l’ospedale di Leonforte è da tempo funzionalmente dipendente da quello di Nicosia (Enna). Ogni unità operativa (eccetto medicina e chirurgia), pronto soccorso, pediatria, ostetricia, laboratorio analisi, radiologia, anestesia, ha un responsabile di Nicosia, tuttavia, quando il personale del nosocomio leonfortese non è presente per diversi motivi, non viene assicurata la reperibilità dei colleghi di Nicosia, lasciando totalmente scoperti i turni a Leonforte;
di conseguenza nell’ospedale non viene garantita la reperibilità dei medici di pediatria, ostetricia e ginecologia nell’arco delle 24 ore, e vi è una carenza di organico presso il pronto soccorso che non permette di garantire assistenza in caso di emergenza (anestesisti, radiologi e infermieri);
da circa un anno sono stati avviati i lavori per la realizzazione di una pista per il servizio di elisoccorso, successivamente interrotti per contenziosi tra il Comune e l’impresa appaltante. La realizzazione della pista non è stata completata;
recentemente, l’ospedale si è trovato sprovvisto di ambulanza, rendendo complicati, se non impossibili, i trasferimenti dei pazienti, che in più occasioni sono stati costretti ad effettuare i trasferimenti con mezzi propri e senza la necessaria assistenza;
in tali condizioni il pronto soccorso di Leonforte non può affrontare le emergenze-urgenze che si presentano e tutti i pazienti vengono dirottati all’ospedale di Nicosia; in un documento, firmato dal dottor Rossello Armando Monzù, si afferma l’indisponibilità del servizio di radiologia a decorrere dal 9 settembre 2013 causa indisponibilità di specialisti radiologi;
il documento spiega la grave situazione in cui versa l’ospedale Ferro Capra Branciforti di Leonforte e lascia presagire un serio rischio di chiusura dello stesso. Pertanto, in presenza di emergenze-urgenze i pazienti dovranno essere trasferiti presso l’ospedale di Nicosia, distante 25 chilometri da Leonforte percorribili, neve e maltempo permettendo, in non meno di 35 minuti se il paziente da trasportare non ha subito seri traumi, e almeno un’ora se il paziente ha subito gravi traumi;
il quadro delineato nella nota del dottor Monzù è, a giudizio degli interroganti, grave e preoccupante non solo per la comunità leonfortese, ma per l’intero bacino di utenza (circa 35.000 abitanti) dei comuni di Leonforte, Assoro, Nissoria, Agira, Regalbuto e Gagliano Castelferrato, e prospetta una palese interruzione di pubblico servizio, si chiede di sapere se il Ministro sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza siano state poste in essere al fine di dare alla cittadinanza di Leonforte un servizio sanitario e di gestione di emergenze mediche pienamente funzionante.