Lunedì scorso si è svolto il consiglio comunale aperto riguardante l’installazione dell’antenna WIND in zona cimitero. I cittadini intervenuti, il consiglio comunale e l’amministrazione sono convenuti sulla necessità di limitare quanto più possibile la proliferazione delle antenne telefoniche, in considerazione della loro possibile pericolosità per la salute dei menfitani.
Vediamo che è successo in questi mesi:
– luglio 2012: l’ufficio tecnico del comune riceve la richiesta di autorizzazione per l’installazione di un’antenna telefonica da parte del gestore WIND;
– settembre 2012: l’ufficio tecnico del comune risponde a WIND chiedendo un’integrazione dei documenti e avvisando il gestore di non adempiere al regolamento comunale per le antenne;
– novembre 2012: il gestore scrive di nuovo all’ufficio tecnico dicendo di volersi adeguare al regolamento, e chiede all’ufficio suggerimenti in tal senso (soprattutto chiede che l’ufficio individui un altro sito per l’installazione dell’antenna)
Da questo momento in poi non succede nulla per 10 mesi. Il regolamento comunale per l’installazione delle antenne prevede che quando viene depositata una richiesta di installazione di un’antenna telefonica devono essere avvisati l’Osservatorio per le antenne e ciascun consigliere comunale. A quanto pare nessuno è stato avvisato.
Senza che nessun rappresentante delle istituzioni fosse a conoscenza di tale richiesta, a fine settembre 2013 arriva la dichiarazione di inizio attività da parte del gestore, che, a suo modo, intende avvalersi del comma 9 dell’art.87 del Dlgs 259/2003, secondo cui si intende autorizzato chi presenta richiesta di autorizzazione e non riceve risposta entro 90 giorni.
A questo punto l’ufficio tecnico, grazie alla solerzia e alla competenza del neo-responsabile del servizio antenne, geometra V. Saladino, avvia una procedura per bloccare i lavori di installazione, rifacendosi al comma 10 dell’art.87 dello stesso Dlgs 259/2003 (“le opere debbono essere realizzate, a pena di decadenza, nel termine perentorio di dodici mesi dalla ricezione del provvedimento autorizzatorio espresso, ovvero dalla formazione del silenzio/assenso“).
Lo stesso ufficio tecnico dunque ha posto rimedio (speriamo sia tale, ancora non si sa con certezza) ad un errore che lo stesso ufficio tecnico aveva compiuto.
Qual è stato e qual è il ruolo della politica in tutto questo?
Sicuramente nella passata amministrazione non c’è stata attenzione nei confronti dell’iter avviato da WIND: gli uffici comunali, che spesso devono subire cambiamenti del personale, rotazione delle funzioni di responsabilità e dipendenti ancora allo stato di precari, vanno quotidianamente seguiti e supportati dalle amministrazioni. E se sono passati 10 mesi senza che nessuno sapesse o parlasse, vuol dire che è “sfuggita” qualcosa che non doveva sfuggire.
L’attuale amministrazione ha fatto capire che porgerà più attenzione alla questione antenne, soprattutto dal punto di vista amministrativo: ne prendiamo atto e vigileremo affinché ciò avvenga.
In consiglio comunale è stata approvata una linea di indirizzo che impegna il consiglio comunale e l’amministrazione ad apportare modifiche al regolamento comunale al fine di restringere quanto più possibile il campo d’azione dei gestori di telefonia mobile nel nostro territorio.
Il MoVimento 5 Stelle sta raccogliendo proposte di modifica al regolamento da parte dei cittadini: chiunque fosse interessato può farci pervenire la sua proposta scrivendo a menfi5stelle@gmail.com
PS: la questione delle antenne telefoniche va affrontata a livello nazionale, perchè gli enti locali hanno pochissimi spazi di manovra, a causa di alcune leggi statali che privilegiano i gestori di telefonia mobile. Il MoVimento 5 Stelle sta preparando una proposta di legge a tutela dei cittadini e nel rispetto della diffusione del segnale di telefonia mobile (che deve essere garantito perchè ormai è indispensabile per la nostra economia). Chiunque volesse fare delle proposte può consultare i riferimenti normativi sull’argomento:
legge 36/2001 (legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici);
dpcm 8 luglio 2003 (fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita’ per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz)
Dgls 259/2003 (codice delle comunicazioni elettroniche)