Mentre a Paternò, la gente veniva illusa attraverso manifesti, consigli comunali straordinari ed interviste rassicuranti alla stampa, il M5S era l’unico che raccontava la realtà, ingoiando qualche rospo, senza dare false speranze alla cittadinanza, ma invitandola a mobilitarsi per difendere il nostro diritto alla salute.
Mentre il MoVimento 5 Stelle di Paternò divulgava la notizia che il nostro punto nascite non avrebbe avuto un futuro, con in mano la risposta dell’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino sull’interrogazione presentata l’11 Aprile c.a., forse rovinando la credibilità di qualcuno, che tanto fiato aveva sprecato per rassicurare tutti, cercando di denigrare il MoVimento ed accusandolo di dare false notizie tramite gli organi di stampa.
Sfortunatamente, visti i recenti sviluppi, è evidente che quella del M5S non era disinformazione.
Nonostante la possibile chiusura del reparto di Ginecologia e Ostetricia, il meetup di Paternò ha sempre cercato soluzioni per salvare, quello che questa classe politica, con le sue scelte scellerante, sta smantellando.
Oltre a chiedere al ministro per la Salute, Beatrice Lorenzin, tramite interrogazione parlamentare, presentata dalla nostra portavoce alla Camera dei Deputati Giulia Grillo, se è a conoscenza e se condivide la scelta del governo regionale siciliano, che perpetua la politica dei tagli indiscriminati e che non garantisce i servizi essenziali alle comunità della propria regione, abbiamo presentato una mozione, primo firmatario Francesco Cappello , che richiede l’impegno del Governo della Regione Siciliana nello stop del depotenziamento del presidio ospedaliero di Paternò, ottimizzando i reparti superstiti, garantendo ai cittadini paternesi e limitrofi, il mantenimento della struttura.