“Più che una riforma epocale un “brodino” per il governatore Crocetta, che è ormai prigioniero della sua litigiosa e quanto mai divisa maggioranza e dei suoi annunci televisivi, che, alla luce di quanto visto, non è in grado di mantenere”.
E più che critico il gruppo parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle sul ddl sui liberi consorzi che sostituiranno le Province, che oggi ha avuto il voto finale in Commissione Affari Istituzionali.
“Le uniche cose da salvare di questo ddl – afferma Salvatore Siragusa – sono la scomparsa degli organi politici e la proposta (la cui fattibilità è ancora tutta da verificare, considerate le divisioni tra governo e maggioranza) di sottoporre a referendum consultivo ai siciliani la scelta se eleggere direttamente o meno il presidente del libero consorzio”.
“Abbiamo rispettato il nostro impegno – afferma il neo-capogruppo Francesco Cappello – ma in aula apriremo un nuovo <campo di battaglia> perché non è questa la riforma per la quale abbiamo lottato. Staneremo il governo, grande assente ai lavori della commissione“.
“Le continue marce indietro del governo, che ha ritirato quasi tutti i suoi emendamenti – aggiunge Salvatore Siragusa – hanno tolto anche quel poco di reale sostanza a questa legge. In aula si aprirà una partita nuova tra il Movimento, pronto a cercare di riportare la norma sul piano di una reale, nuova concezione degli enti intermedi, e i partiti, che proveranno a fare di tutto per restaurare lo status quo. Vedremo se Crocetta manterrà veramente le promesse fatte in tv“.
4 commenti
Ma, a conti fatti, quanto costano ora le province dopo la riforma? Perché alla fine è questo quello che conta.
FUMO, FUMO, FUMO negli occhi, il vero spreco di denaro pubblico è la regione, le province sono state istituite prima dell’unità d’italia, ridimensionare i costi della politica, ridurre i consiglieri, riordinare le competenze, va bene tutto, NON ALL’ABOLIZIONE. Noi siciliani ci siamo fatti infinocchiare da Crocetta(scusate il gioco di parole), ma è tutto un bluff…… IO sono contro l’abolizione, se saranno abolite non mi recherò, io e tutti i miei conoscenti, alle urne, briceremo tutte le schede elettorali.
Rompere la filiera dei politici di professione, abolizione delle province subito, vertici eletti dai consigli comunali e senza stipendi o indennità.
Allo stesso modo anche i vertici delle partecipate, SPA di facciata, per collocare ai vertici trombati e portavoti
Lancio un appello al M5S: non lasciatevi “infinocchiare” da una controriforma che cambia tutto per non cambiare nulla, anzi per peggiorare il rapporto dei cittadini con le istituzioni attraverso procedure elettive di 2° livello (buone solo per la burocrazia).
Restino le Provincie Regionali riviste e corrette oppure vengano toitalmente abolite ma programmando con serietà a chi andranno le relative competenze ed il Personale in servizio nonchè gli Enti collegati efficienti.
Abbiate uno scatto d’orgoglio contro questo ridicolo Ddl Liberi Consorzi.
Claudio Montesano
Direttore Istituto Superiore di Studi Muscali “Toscanini” di Ribera (Agrigento)
Conservatorio di Musica della Provincia Regionale di Agrigento in pericolo di chiusura grazie al “capolavoro politico” del Liberi Consorzi.