Voterà “sì” il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars sulla riforma delle Province. E’ questa, infatti, l’indicazione che è arrivata dalla base del Movimento, dopo una consultazione on line degli attivisti riconosciuti dai meetup siciliani.
Non è stata marcatissima, però, la differenza tra favorevoli e contrari. I “sì”, infatti, si sono attestati su una soglia vicina al 60% (59,81), a conferma dello scarso gradimento del testo arrivato in aula, cosa che rispecchia anche l’atteggiamento dei parlamentari del gruppo, che a più riprese ne hanno criticato parecchi aspetti.
Non è, comunque un “sì” scontato quello dei 14 deputati Cinquestelle. L’orientamento di voto potrebbe infatti cambiare se la legge dovesse avere stravolgimenti rispetto al programma del Movimento e al ddl presentato dal gruppo.
“Non è la legge per cui ci eravamo battuti”, affermano i deputati. “Le continue marce indietro del governo, che ha ritirato quasi tutti i suoi emendamenti, le hanno tolto gran parte della sostanza. Cercheremo di migliorarla in aula. Al momento le poche cose da salvare sono la scomparsa degli organi politici e la gratuità dei liberi consorzi . E queste sono due tra le cose che, se dovessero saltare, ci spingerebbero a votare contro“.
4 commenti
io dico che con la legge proposta dal governo a questo punto sarebbe meglio andare alle urne almeno si darebbe voce al popolo . Nell’incertezza di una legge con tante ombre meglio far decidere il popolo.
Non mi stupisco vedere una distribuzione dei voti così, io per primo non ero completamente convinto del mio voto. Però tornare indietro sarebbe significato buttare via tutto il lavoro fatto e ritornare ad una situazione inaccettabile.
Sperò però che riusciate a portare a casa (di tutti i siciliani) il risultato di far approvare la scomparsa degli organi politici e la gratuità dei liberi consorzi. Forza ragazzi!
Occhi vigili e orecchie tese, e mandiamoli a casa……
Cari Deputati Regionali del M5S,
mi chiedo e Vi chiedo a quanti voti corrisponde questo 60% che Vi ha dato indicazione per il “sì” ad un Ddl Liberi Consorzi che se non adeguatamente emendato provocherà la chiusura del Conservatorio di Musica provinciale che dirigo a Ribera (Ag) frequentato da centinaia di studenti provenienti da tutta la provincia di Agrigento.
Occorre pubblicare il numero dei voti per rendersi conto della portata di questa maggioranza rispetto al 40% che vi ha indicato il contrario e di cui si deve anche tenere conto per comprenderne le ragioni.
Credo nella Vs onestà e nella Vs freschezza politica quindi se avete deciso di votare “sì” per un Ddl che non abolisce nulla ma che vorrebbe sostituire le attuali Provincie con Enti di dubbia efficacia ed efficienza (a mio modesto avviso) passatevi la mano sulla coscienza a fatelo solo se:
1) tutelerà i servizi essenziali oggi affidati alle Provincie (viabilità, strutture Licei, disabili, ambiente, ecc.)
2) tutelerà i dipendenti delle Provincie nelle loro sedi di titolarità senza diaspore e disagi
3) tutelerà i Conservatori di Musica provinciali di Caltanissetta, Catania e Ribera (Agrigento)
4) tutelerà la partecipazione ai Consorzi Universitari
5) manterrà i contributi statali alle “Provincie” (potrebbero venire meno con i LIberi Consorzi)
6) manterrà le competenze sul tesoretto derivante dal patto di stabilità per investire in futuro sviluppo
Senza queste garanzie sono certo che voterete “NO” nell’interesse dei cittadini e non di una moda politica che porterà la Sicilia verso un salto nel vuoto: immaginate il caos sociale ed istituzionale che deriverà da questo capolavoro di Ddl se approvato senza gli opportuni emendamenti.
Non era questo il progetto iniziale che prevedeva l’abolizione dell’Ente intermedio così come oggi infatti si vorrebbe fare nel resto d’Italia.
Bisogna chiedersi con serenità perché non puntare all’abolizione per risparmiare veramente oppure ad una rivisitazione delle vecchie Provincie e della ormai obsoleta Regione Siciliana tagliando veramente gli sprechi di danaro pubblico.
Riflettete a lungo prima di votare a favore.
Faccio appello alla Vs forza che deriva dalla Vs libertà: una libertà che tuttavia è sempre sottoposta all’insidia della demagogia artatamente esercitata da altri partiti e movimenti politici, in cui è facile essere risucchiati.
Claudio Montesano
direttore ISSM “Toscanini” Ribera (Ag)
http://www.istitutotoscanini.it