Nonostante in questi anni siano state utilizzate più come discarica che come luogo di attrazione turistica, le Salinelle (che sono dei piccoli vulcanetti dalle cui viscere ribolle gas che va a mescolarsi al fango) sono un fenomeno che costituisce senza alcun dubbio un patrimonio naturalistico che da secoli viene studiato da ricercatori e curiosi. Inserite nel 2010 dal Ministero dall’Ambiente e tutela del territorio, sono tra le aree protette e riconosciute come geositi dal Dipartimento Regionale dell’Ambiente nell’anno 2012.
Considerando che ad oggi l’area è, di fatto, abbandonata a se stessa e che la Legge Regionale numero 25 dell’11 aprile 2012 afferma che il D.A. deve provvedere al monitoraggio sullo stato di conservazione del patrimonio geologico, a sviluppare progetti al fine di valorizzare la geodiversità e prevedere criteri, indirizzi e linee guida per la gestione e la tutela dei geositi, individuando un ente gestore, il MoVimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza parlamentare all’Assemblea Regionale Siciliana, prima firmataria Gianina Ciancio, per sapere quali azioni concrete vuole intraprendere questo Governo per la tutela della zona, sanando finalmente lo stato di degrado in cui versa.
Se la Regione non intende valorizzarlo, inserendo l’area delle salinelle all’interno di un progetto di riqualificazione che impieghino fondi comunitari o coinvolgendo scuole e l’università, farlo diventare quantomeno luogo di studio e ricerca scientifica.
Infine non ci resta che lanciare un appello alla comunità paternese, invitandola a non gettare alcun rifiuto in un’area, che, se recuperata e ottimizzata dal punto di vista turistico, potrebbe creare un’enorme ricchezza per il nostro territorio.
“Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo” (cit. Ghandi)