Definitivamente calpestato il diritto allo studio siciliano. Gli Ersu in balia del pessimo lavoro dell’assessore Scilabra.
Il deputato regionale del Movimento cinque stelle all’Ars Giancarlo Cancelleri si è recato ieri mattina presso la sede dell‘Ersu di Enna, l’Ente per il diritto allo studio universitario. “Una sede che toglie spazio agli studenti” tuona il deputato Cinquestelle. “Abbiamo denunciato più volte il caos che regna negli Ersu siciliani e soprattutto in quello ennese. Dieci stanze destinate alla residenza di studenti universitari, alla Domus Kore, sono occupate dai dipendenti dell’Ersu per uso amministrativo, con cucine e mobilucci annessi, a discapito di quegli studenti vincitori di borse di studio aventi diritto”.
“Ma questa è solo la punta dell’iceberg – continua Cancelleri – infatti, si tratta di un ente che manca dei suoi organi principali: da più di un anno, è privo del presidente; a distanza di più diciannove mesi è privo del collegio dei revisori dei conti; manca un responsabile del procedimento e registra una inaccettabile mancanza di trasparenza. Infatti, i provvedimenti del consiglio di amministrazione vengono pubblicati a distanza di settimane o anche mesi dalla loro effettiva adozione. Infine, l’ente ennese vede la rimozione forzata del dirigente in spregio alle norme regionali in atto vigenti”. Gli stessi funzionari e dipendenti dell’ente denunciano da mesi lo stato dell’arte: “ogni nostra richiesta rimbalza in assessorato come fosse un muro di gomma”.
La situazione in essere ha prodotto anche la perdita della somma destinata all’erogazione di altre numerose borse di studio agli studenti utilmente collocati in graduatoria. La stessa, infatti, non potrà più essere impegnata per lo scopo cui era destinata, stante che “…nessun impegno può essere legittimamente assunto dall’Ente dopo la scadenza dell’esercizio, né in virtù di variazioni non ancora esecutive” . “A quanto pare – aggiunge il deputato M5s – la delibera potrebbe essere stata trasmessa dal responsabile Ersu, Rino Agnello, con ritardo all’organo tutorio. Questo, evidentemente, ha innescato una serie di ritardi tali da comprometterne l’approvazione”.
“Abbiamo già presentato due interpellanze a questo governo che fa il finto tonto e calpesta ogni diritto allo studio siciliano. Continueremo questa battaglia finchè la Scilabra non nominerà i presidenti dei Cda e tutti gli organi ad oggi assenti. Porteremo la questione in Aula, stiamo già predisponendo un’audizione in commissione e diversi atti parlamentari. In un momento di crisi come quello che vivono oggi le famiglie siciliane, non possiamo più tollerare l’immobilismo di questo governo fantasma”.