Fa ben sperare il risultato ottenuto dalla Deputata del Movimento 5 Stelle Maria Marzana che, in occasione dell’esame del testo sulla riforma del sistema delle agenzie ambientali, è riuscita ad ottenere l’approvazione del proprio ordine del giorno per un più efficace monitoraggio della qualità dell’aria e dei rischi ambientali di tutte quelle aree industriali presenti nel nostro territorio.
“Con il mio provvedimento, frutto anche del contributo di cittadini attivi delle aree interessate nel siracusano – precisa la Deputata Marzana – ho impegnato il Governo a creare una rete di monitoraggio su tutto il territorio nazionale per un efficiente controllo della qualità dell’aria e dei rischi ambientali attraverso l’installazione di strumenti di rilevazione continua di inquinanti nell’aria”.
Ad oggi solo il Veneto può contare su strumenti efficaci come il SIMAGE (Sistema Integrato di Monitoraggio Ambientale e Gestione delle Emergenze), si tratta di una sala operativa gestita da personale tecnico con competenze di rischio industriale e finalizzata al monitoraggio della qualità dell’aria nella zona industriale di Porto Marghera, attiva dal 1998.
La Regione Siciliana molto poco ha predisposto nel cosiddetto quadrilatero industriale Siracusa-Priolo-Melilli-Augusta che, con le sue 4 raffinerie in piena attività, rappresenta il più grande polo petrolchimico d’Europa. Stessa sorte per le altre 2 aree a rischio di Gela e Milazzo.
“Necessitano di un adeguamento anche le norme nazionali che regolamentano le emissioni odorigene – continua la Deputata pentastellata – che generano danno fisico e morale ai residenti delle aree industriali”.
“Per essere certi di vivere in ambienti sani e sicuri non possiamo più tollerare ritardi normativi e comportamenti di sufficienza da parte degli amministratori rispetto a situazioni davvero dannose per la salute dei cittadini e dell’ambiente in cui viviamo – conclude Marzana – occorre realizzare un continuo controllo ed efficaci azioni di prevenzione”.