A rischio le colture, difficoltà con gli allevamenti, pericoli per la salute umana, problemi ingenti all’economia locale e alle attività sportive e ludiche. Le deputate Cinquestelle Foti e Ciancio impegnano il governo regionale: “Ripristinare il Tavolo tecnico regionale delle acque emergenza fioritura algale”.
Dopo l’emergenza di metà aprile, quando milioni di metri cubi di acqua della diga di Pozzillo, contaminata da alghe tossiche, stavano per essere fatti defluire nel fiume Simeto, il M5S ritorna sulla questione e lancia l’ennesimo grido d’allarme sullo stato di presenza delle alghe tossiche nella diga di Regalbuto, nell’ennese. Le due parlamentari Cinquestelle Angela Foti e Gianina Ciancio, insieme al sindaco del comune di Regalbuto Francesco Bivona, proprio questa mattina, all’Esa di Catania, hanno incontrato il dirigente regionale Marco Lupo e il neo assessore Energia acqua e rifiuti Savatore Calleri, già consci della gravità della situazione in essere e mostratisi disponibili ad intervenire. La richiesta delle deputate M5s è che si proceda con urgenza a bonificare gli invasi siciliani, primo tra tutti quello di Regalbuto nel quale si registra la percentuale più alta di presenza di alghe tossiche, altamente pericolose per la flora e la fauna dei territori limitrofi, nonché per la salute degli stessi abitanti del luogo. Infatti, queste alghe producono tossine fortemente epatotossiche e cancerogene che vengono rilasciate in acqua alla morte delle cellule e, di conseguenza, la fine della fioritura non garantisce la scomparsa delle tossine in acqua.
Presentata anche una mozione all’Ars: “Ripristinare il Tavolo tecnico regionale delle acque emergenza fioritura algale”; così, dal Parlamento, i deputati Cinquestelle impegnano il governo ad istituire il Tavolo, al fine dello studio e della risoluzione delle problematiche connesse all’emergenza della fioritura algale altamente tossica in tutti gli invasi siciliani. “Il tavolo – afferma la parlamentare all’Ars Angela Foti – era già stato istituito con decreto regionale nel 2003, ben undici anni fa, ma non ha mai preso piede, nonostante la problematica fosse ben nota già da allora e la presenza delle alghe non abbia fatto altro che aumentare di anno in anno”. La stessa Arpa regionale lo indica come punto di partenza, base da cui iniziare, per fare un lavoro risolutivo e non lasciare la problematica, ancora una volta, nel dimenticatoio.
Il Movimento all’Ars chiede, quindi, che ognuno si faccia carico delle proprie responsabilità e proceda per competenza; sotto la lente di ingrandimento dei deputati Cinquestelle anche il comportamento anomalo dell’ente gestore, l’Enel, che, affermano, “ad oggi se ne è praticamente lavato le mani lasciando tutte le incombenze al comune di Regalbuto”. Il 19 maggio prossimo si terrà un altro incontro con l’assessore; “in quella sede – aggiungono le deputate M5s – chiederemo, dunque, che si passi al vaglio lo stesso contratto con l’ente gestore”. “Non è possibile fare finta di nulla, ancora una volta, – concludono – a rischio le colture, difficoltà con gli allevamenti, pericoli per la salute umana e problemi ingenti all’economia locale e alle attività sportive e ludiche che in quell’area si effettuano”.