Il movimento appoggia la petizione del comitato di cittadini che mira alla restituzione alla società del bene sottratto alla mafia per farne un parco. Nuti: “Iniziativa da portare fino in fondo e da monitorare passo passo”
Claudia Mannino “Basta retorica, ricordiamo il 23 maggio con i fatti”
Un parco da una cava confiscata alla mafia per non dimenticare Capaci. E’ l’iniziativa lanciata con una petizione da un comitato di cittadini di Capaci, con l’appoggio del movimento 5 Stelle. “Una risposta per ricordare la strage con fatti concreti e non con la solita vuota retorica di ogni anno”.
L’iniziativa “Pizzo Muletta, ecoparco di Capaci, per non dimenticare” è stata promossa da un gruppo di residenti di Capaci e dei comuni limitrofi, impegnati nella sensibilizzazione dell’amministrazione e della cittadinanza per la restituzione dell’ex cava ad un uso sociale, per farne un parco pubblico alla memoria delle vittime della strage di Capaci.
Gli attivisti del movimento hanno tutti dato il loro contributo avviando tra le altre iniziative a sostegno (vari banchetti in giro per la provincia di Palermo, in cui si sono raccolte già oltre 500 firme) anche una petizione on line per conto del comitato (www.avaaz.org/it).
“Siamo stanchi – afferma la deputata del M5S alla Camera, Claudia Mannino, segretario di presidenza e membro commissione ambiente – di essere ricordati ogni anno solo il 23 maggio, anniversario della strage con profusione di vuota retorica e ipocriti messaggi di rinnovato cordoglio, soprattutto da quei rappresentanti istituzionali i cui partiti hanno recentemente ratificato la modifica dell’art. 416 ter del codice penale in merito al reato di scambio elettorale politico mafioso con pene tali da garantire ad un incensurato che scambiasse voti in cambio di favori o altro di non entrare in carcere neanche per un giorno. Siamo quindi stati ben lieti di accettare per primi l’invito a condividere la battaglia per restituire un bene confiscato alla mafia ad un uso pubblico come parco, in grado di dare reali speranze ed una prospettiva diversa ad un territorio in cui droga, suicidi e dispersione scolastica sono fenomeni preoccupanti quanto le recrudescenze di fenomeni criminosi di stampo mafioso recentemente registrate proprio nel comune di Capaci”
“Siamo lieti – continua Claudia Mannino – che finalmente dal basso sia arrivata una proposta concreta e fattibile che si oppone nettamente alla vuota ed inaccettabile retorica istituzionale del finto impegno antimafia di certa politica”
Sulla stessa lunghezza d’onda il deputato Riccardo Nuti, membro della commissione parlamentare antimafia.
“C’è – afferma Nuti – la necessità urgente di avere un cambio radicale della classe politica che da un lato, soprattutto ai massimi livelli istituzionali, si riempie la bocca di proclami e denunce in salsa antimafia, dall’altro candida persone che vengono arrestate a pochi giorni dall’ essere votate o gente condannata per aver falsificato bilanci o che hanno lasciato il Comune appena amministrato con partecipate infiltrate dalle mafie. L’iniziativa di pizzo Muletta va portata in fondo fino alla sua realizzazione, controllando costi e tempi con la massima trasparenza.”
L’iniziativa sarà sostenuta dal Movimento, come già avvenuto in altre occasioni (petizione per un parco pubblico per fondo Luparello , Italia Nostra) da una raccolta delle firme per la petizione.
“Ci auguriamo – afferma Claudia Mannino – che tutte le forze sociali e politiche a livello locale, ma anche a livello territoriale, si accodino e si impegnino realmente, non solo a parole, ma con i fatti, affinché il progetto possa divenire fatto da opporre alla spenta retorica antimafia e a 22 anni di mancato riscatto del comune di Capaci”.
L’iniziativa è sostenuta anche dal vicepresidente della Camera, Luigi di Maio, dai deputati alla Camera e senatori del M5S, dai deputati Cinquestelle all’Ars e dai meetup di Capaci, Isola delle Femmine, Palermo, Cinisi, e Montelepre.