“Oggi va in scena il terzo atto del rimpasto. La telenovela che ha tenuto fermo il Parlamento per sei mesi: l’amore non corrisposto tra Partito Democratico e governatore Crocetta.
Oggi il Partito Democratico tornerà a reclamare le sue poltrone, e si ricomincia tutto da capo. Il Parlamento e i siciliani si fermeranno in attesa che i “grandi” decidano sul futuro, il proprio futuro. Perché il loro futuro è più importanti del nostro. Perché il loro futuro vale di più delle riforme per la Sicilia.
Si sentono legittimati, dunque tutto è ammesso. Anche fermare per altri sei mesi il Parlamento, in attesa che i sedili delle poltrone del governo assumano la forma del sedere che più loro aggrada.
Intanto i segni dell’ultimo rimpasto si fanno sentire. Un esempio? L’uscita del neo assessore ai Servizi di pubblica utilità, che si dichiara favorevole a riprendere la legge di iniziativa popolare sul servizio idrico. Quella legge accantonata un anno fa, prima a favore (guarda caso) della legge del PD e poi (guarda caso) a favore del primo assessore ai Servizi di pubblica utilità. Quella legge che ha messo a dura prova la commissione Ambiente per oltre sei mesi. Come dire: che importa se la commissione ha lavorato a lungo su una legge, tanto poi arriva l’assessore di turno e si ricomincia tutto come se nulla fosse successo. Adesso quell’assessore sembrerebbe in odore di nuovo incarico, e forse si cambierà ancora una volta. Tanto i siciliani la riforma sul servizio idrico possono attenderla!
Forse cambierà anche l’assessore all’Ambiente. Se così fosse, sarebbe il terzo in meno di due anni! D’altronde a chi vuoi che importi l’ambiente? La Sicilia, in fondo, non ha mai avuto problemi di inquinamento. D’altronde a chi vuoi che importi se con l’attuale assessore si sono avviate ben due riforme strutturali attese da trent’anni: una sulle aree protette e un’altra sul recupero dei centri storici. Riforme che, chiaramente, torneranno nei cassetti appena arriverà il nuovo nominato di turno.Ancora una volta la politica degli interessi prevale sugli interessi della politica: da Crocetta e Raciti la Sicilia si attenderebbe ben altro”.
Giampiero Trizzino – Presidente commissione Ambiente Ars