Sotto l’effetto defibrillante del risultato elettorale conseguito alle ultime elezioni europee il PD saccense sembra voler tornare in vita dall’oblio. Dopo anni di litigiosità interna inconcludente e deleteria, per ben due anni i “democratici” saccensi sono rimasti assopiti in un letargo assoluto, incapaci della minima azione degna di una forza di opposizione in Consiglio comunale.
Adesso, illusi da un risultato elettorale (nazionale più che locale) ottenuto malgrado loro, sperano di trovare nel M5S e nei suoi rappresentanti istituzionali, la naturale valvola di sfogo per dare aria alle trombe… ma il risultato è decisamente stonato.
Semplicemente ridicole le accuse di aggressività al deputato regionale Matteo Mangiacavallo, quando lo si costringe a rispondere agli attacchi, quelli sì personali, rivolti nei suoi confronti dal consigliere Deliberto.
Confermiamo tra l’altro che Deliberto e, a questo punto, tutto il defibrillato PD saccense, prima di lanciarsi in proclami propagandistici contro la presunta inattività del portavoce saccense, avrebbero fatto meglio a informarsi sul reale stato delle cose, prevenendo le farneticazioni rese.
Il Meetup Sciacca 5 Stelle, i saccensi e gli abitanti del territorio provinciale conoscono bene l’attività svolta costantemente e senza squilli di trombe da Matteo Mangiacavallo, a tutela non solo della sanità saccense, ma di tutte le reali necessità del nostro territorio. Le chiacchiere stanno a zero in tal senso.
Nel PD tanti dirigenti e rappresentanti istituzionali ad ogni livello sono abituati a spendersi insieme o singolarmente per fare ciò che ritengono utile per le loro tasche e quelle dei loro amici e lo fanno pensando di essere in piena libertà. I nomi è facile reperirli informandosi sui recenti scandali di Expo 2015, del Mose di Venezia o dell’uso dei soldi dei gruppi parlamentari all’ARS.
I signori del PD prima di guardare in casa d’altri guardino nella propria dove di padroni se ne trovano vecchi e nuovi, come dimostra il tanto saputello quanto fastidioso richiamo all’ordine di Debora Serracchiani al Presidente del Senato Piero Grasso di qualche mese fa, gli ordini perentori quotidiani di Maria Elena Boschi e di Anna Finocchiaro o le scelte autoritarie di Matteo Renzi, per ultima la sostituzione del senatore Corradino Mineo in Commissione Affari Costituzionali.
Infine, nonostante le allusioni circa la temporaneità del fenomeno M5S, definito casuale ed estemporaneo, vogliamo ringraziare il PD saccense, tutti i suoi dirigenti e rappresentanti istituzionali, passati e presenti, perché se non avessero rappresentato così male il territorio di cui si illudono essere espressione, forse non ci sarebbe stato bisogno di noi.
Meetup Sciacca 5 Stelle