Dopo i fatti che hanno portato all’ordine di custodia cautelare per imprenditori e per un un funzionario regionale i deputati Cinquestelle all’Ars chiedono maggiore severità alla Regione.
“Crocetta blocchi l’iter autorizzativo per la discarica di Motta e avvii controlli a tappeto in Sicilia”.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars reclama maglie più strette nella rete dei controlli sul ciclo dei rifiuti all’indomani dello scandalo che ha fatto scattare cinque ordini di custodia cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Terrra mia”.
“Da quello che abbiamo appreso dai giornali – afferma la deputata Angela Foti – dobbiamo ammettere che ancora una volta la realtà supera la fantasia per l’incredibile facilità e sistematicità con cui gli imprenditori e il funzionario regionale arrestati avevano costruito un rapporto che facilitava iter autorizzativi del tutto fuori norma.
Non bisogna, comunque, prendersi in giro. Cannova da semplice funzionario non poteva rilasciare autorizzazioni. Responsabilità vanno ricercate tra chi, nella struttura amministrativa, è ed è stato a lui superiore, anche tra i dirigenti e gli assessori. Un anello della catena insomma ma non l’ unico di un sistema che negli anni ha creato le condizioni perché migliaia di pratiche e solo gli imprenditori più ‘generosi’ avessero corsie preferenziali”.
“Per la vicenda – affermano i deputati del gruppo – proviamo tanta rabbia ed indignazione. Al contempo ci è più chiaro come sia possibile che per autorizzare un semplice centro di raccolta comunale passino anni e invece per impianti dal fortissimo impatto ambientale e sociale sia filato tutto liscio e in tempi celerissimi. Alla luce di queste sconvolgenti rivelazioni siamo ancora più fortemente convinti che la Regione debba rivedere l’iter autorizzativo e mettere in discussione ogni autorizzazione e ogni parere positivo rilasciato dall’assessorato Territorio e Ambiente , finché tutto non venga chiarito. Auspichiamo inoltre che scattino controlli a tappeto sulla sicurezza dell’ambiente e della salute. Non diamo per escluso, infatti, che anche questi siano stati inficiati dalla corruzione . Finché i sistemi autorizzativi saranno altamente burocratizzati risulteranno fragili e fortemente permeabili alla corruzione”.
“Dopo questi fatti – concludono i parlamentari Cinquestelle – ci sentiamo ancora più vicini ai comitati cittadini che da anni denunciano le gravi irregolarità che finalmente cominciano ad affiorare”.