I vertici del petrolchimico disertano. M5S: “E’ il risultato di decenni di servilismo della Regione”.
Non c’erano i vertici del petrolchimico Eni di Gela all’audizione convocata per oggi dalla terza commissione dell’Ars, su richiesta del Movimento 5 Stelle.
L’atteso incontro – cui sono intervenuti deputati, rappresentanti sindacali, di Confindustria e l’assessore Vancheri – doveva chiarire le reali intenzioni del gruppo sugli impianti gelesi, ma, senza l’attore principale, ha perso, ovviamente, gran parte della sua ragion d’essere.
“E’ questo – afferma il capogruppo M5S a palazzo dei Normanni, Francesco Cappello – il risultato di decenni di politica servilistica nei confronti dei grossi gruppi imprenditoriali che hanno fatto nell’isola il bello e cattivo tempo, con comportamenti che definire arroganti e prepotenti è solo un eufemismo. Crocetta pretenda chiarezza e inchiodi i petrolieri alle loro responsabilità, ma lo faccia subito. I tempi eterni della politica fanno a pugni con i bisogni della gente che rischia il posto di lavoro. Non dimentichi al contempo, il presidente, di difendere le esigenze dell’ambiente e di pretendere seri piani di bonifica”