Esiste una zona del comprensorio marsalese che non conosce pace. Una zona del territorio che l’ex sindaco Giulia Adamo, nel frastuono della propaganda elettorale, voleva addirittura elevare a patrimonio dell’Umanità.
Grandi proclami ma poca azione tranne quella di volerla assoggettare al proprio controllo. Parliamo della Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone” (RNO) sotto la gestione del Libero Consorzio dei Comuni, già Provincia Regionale di Trapani. Questo angolo di paradiso, epicentro del turismo della città di Marsala, è ormai diventato territorio di conquista da parte di pochi interessati privati.
Sebbene nella zona B della RNO esistano rigidi vincoli paesaggistici ed ambientali (D.A.. n. 198/44 del 24 Maggio 2000), ai quali i cittadini devono ottemperare nella costruzione e modifica di qualsiasi abitazione, c’è chi a lambire costruisce uno scivolo in legno e cemento per i kitesurf, chi costruisce hotel a pochi metri dal mare, chi organizza apericena-discoteca (per buona pace della fauna della RNO) con tanto di parcheggiatore abusivo.
C’e’ anche chi VA OLTRE e addirittura decide di delimitare con uno steccato una parte di territorio di pubblica fruizione. Nella località c.d. “Lupa” (uno spiazzo sulla laguna in prossimità del ristorante “Fior di Sale”) alcune settimane addietro è comparsa una lunga staccionata, dei tombini in plastica presumibilmente per impianti elettrici e, a detta della popolazione locale, sembra che siano state interrate delle cisterne in cemento (acque nere?) come testimonia il terreno che è stato e spianato con di l’aggiunta di terriccio e l’utilizzo di una pala meccanica. NESSUN CARTELLO DI CANTIERE, NESSUNA AUTORIZZAZIONE
ESPOSTA, NULLA DI NULLA in questa area all’interno della zona B della RNO. Ci chiediamo chi possa aver effettuato questi lavori nelle scorse settimane, a quale fine, a quale scopo. Lavori effettuati in completa autonomia come se chiunque si svegliasse la mattina e decidesse di appropriarsi di un ampio spazio che lambisce le quiete acque dello Stagnone ne abbia il diritto. Lavori che sono passati inosservati alle guardi ambientali provinciali che presidiano la zona come anche alla Polizia Municipale. Uno spazio
utilizzato come area di sosta per turisti e per famigliole locali desiderose di fermarsi per ammirare le bellezze della laguna o trascorrere, magari con un pic-nic, una serata all’aperto. Adesso tutto cio’ non e’ possibile perché qualcuno ha negato alla collettività quell’angolo di paradiso. Questo e’ una VERGOGNA, uno SCANDALO. E’ un vigliacco SFREGIO alla Laguna dello Stagnone e alla dignità dei cittadini! In una veloce ricerca nell’albo pretorio del Comune di Marsala abbiamo scoperto che tale Soc. FUN AND BEACH S.N.C. DI PARRINELLO & FODERA’ con sede legale nella Contrada Ettore Infersa n.81/u a Marsala
ha fatto richiesta di una concessione demaniale marittima per una superficie di mq.1.790,00 di arenile da destinare a stabilimento balneare corrispondente all’area della “Lupa”. La notifica della richiesta della concessione demaniale e’ stata pubblicata il 10 Luglio 2014 e ci sono trenta giorni di tempo per presentare, per iscritto, eventuali osservazioni che si ritenessero opportune a tutela di eventuali diritti.
NOI STIAMO SCRIVENDO e scriviamo in primis a tutti i cittadini che hanno trascorso almeno un’ora della loro vita alla “Lupa”, a chi e’ andato lì insieme alla propria metà o insieme alla propria famiglia, a chi si è divertito in acqua e a chi si è emozionato davanti ad un affascinante tramonto: fate sentire la vostra voce e unitevi per protestare contro l’appropriamento, da parte di privati, della “Lupa”.
Scriviamo anche:
– alla Procura della Repubblica di Marsala;
– al Presidente della IV commissione dell’ARS, On. Giampiero Trizzino;
– al LLC di Trapani, gia’ Provincia Regionale di Trapani, nella persona del commissario dott. Antonio Ingroia e al dirigente dott. Fiorentino;
– al dirigente dell’ Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, Dipartimento Regionale
dell’Ambiente, Servizio 5 – Demanio Marittimo, U.O.S.5.1O, ing. Giuseppe Barone;
– al Sindaco di Marsala facente funzioni, geom. Antonio Vinci;
– al Comandante della Polizia Municipale di Marsala dott. Menfi
affinché intraprendino le azioni di loro competenza per fare luce su quanto stia accadendo e la “Lupa” rimanga a disposizione dei cittadini per la loro libera fruizione.