Il deputato Cinquestelle Matteo Mangiacavallo ha incontrato ieri l’assessore Regionale al Bilancio: “La politica non resti a guardare”
Si è svolto ieri un terzo incontro tra l’assessore regionale al Bilancio e il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo sulla questione relativa alla chiusura degli sportelli all’utenza di Riscossione Sicilia (fra i quali quello di Sciacca e Caltagirone) alla presenza, stavolta, anche di una rappresentanza dei dipendenti dell’ufficio saccense.
“Le risposte del governo regionale sono disarmanti – riferisce Matteo Mangiacavallo – l’assessore si è limitato a rassicurare i dipendenti, promettendo loro un incontro con il Presidente del CDA di Riscossione Sicilia al fine di chiarire le peculiarità presenti nel piano industriali e le motivazioni che hanno spinto i vertici ad optare per determinate scelte che appaio irrevocabili. Lo stesso Agnello si limita ad affermare che non interviene sulla questione per non mostrare ingerenze. Tutto ciò appare oltremodo assurdo poiché, pur trattandosi di un ente di diritto privato, la maggior azionista risulta essere la Regione siciliana”.
“E’ chiaro che non possiamo fermarci a queste risposte – continua il Cinquestelle – perché dal governo regionale attendiamo azioni maggiormente concrete e pertanto non abbasseremo la guardia e continueremo con l’impegno sin ora profuso anche successivamente all’approvazione di un atto di indirizzo politico che obblighi il governo all’adozione di tutti i provvedimenti necessari per evitare la chiusura degli uffici voluta dai vertici di Riscossione Sicilia”.
“E’ uno di quei momenti in cui la politica ha bisogno di sollecitazioni da parte della società civile. L’azione dei deputati regionali, se non viene supportata dai cittadini che scendono in campo per difendere un loro diritto, rischia di apparire come una mera battaglia per la tutela dei soli lavoratori degli sportelli. Tutti noi sappiamo che non è così e che le chiusure programmate porteranno disagi principalmente ai cittadini di Sciacca e dell’interland. Bisogna farlo capire anche ai “sordi” vertici di Riscossione Sicilia e a quella politica che, ancora adesso, rimane alla finestra a guardare“.