Lavoro gratis e spese a carico degli artisti per Notti al Museo, l’avviso pubblico del Ministero Beni culturali. Scatta l’interrogazione M5s
Roma, 1 agosto 2014 – “AAA Cercasi artisti per iniziative culturali, a titolo gratuito e con spese a carico degli stessi”. Suona pressappoco così l’avviso pubblico del Mibact riguardante l’iniziativa Notti al Museo; l’avviso ministeriale che intende promuovere la cultura italiana anche nelle ore serali”. Così, la deputata M5s Chiara Di Benedetto deposita un’interrogazione rivolta al ministro Franceschini per fare luce sulla questione. “Paradossali, – aggiunge Di Benedetto – gli adempimenti ai quali devono andare incontro i giovani artisti che volessero cogliere l’invito; infatti, oltre a lavorare a titolo gratuito, si chiede loro di pagare di tasca propria la polizza assicurativa (obbligatoria) e i diritti Siae”.
“Ovviamente, l’idea di stimolare e invogliare le visite a musei e pinacoteche, – continua la parlamentare palermitana – estendendo l’apertura delle sedi alle ore serali (dalle 20 alle 22), e arricchendo l’offerta con performance artistiche da realizzarsi in loco è ammirevole. Ho, quindi, ritenuto opportuno contattare primariamente la direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale così da ottenere delucidazioni sull’avviso pubblico e sullo stato della selezione”.
“Riteniamo sia fondamentale – conclude la deputata Cinquestelle – riconoscere in maniera opportuna e dignitosa la professionalità, l’estro e il talento di musicisti, performer e artisti in generale, anche dal punto di vista economico. Pensare di far reggere l’intero sistema della cultura sulle spalle dei giovani artisti italiani è pericoloso e ingiusto”.
La questione viene affrontata anche dai deputati M5s all’Ars che ampliano la problematica, più in generale, alla gestione dei Beni culturali in Italia e in Sicilia. “L’ennesimo esempio di un’amministrazione superficiale, – afferma la deputata Valentina Zafarana – improvvisazione e pressapochismo dissuadono persino i più volenterosi che accetterebbero anche la partecipazione ad un avviso pubblico a titolo totalmente gratuito. I nostri giovani esperti e professionisti sono costretti a spostarsi all’estero, e non solo in campo artistico ma anche in quello della valorizzazione e recupero dei beni culturali”. “Il vero problema – conclude Zafarana – è che i ministeri e gli assessorati regionali peccano continuamente su trasparenza e facilità di accesso. I bandi restano nell’oblio alla portata di quei pochi utenti abituati a recepire informazioni dalle pagine istituzionali web”.