In queste settimane il dibattito sulla questione concernente il mal funzionamento del depuratore comunale ha posto l’attenzione, non solo sul guasto riscontrato alla condotta di allontanamento delle acque reflue depurate, ma anche sulla efficienza del depuratore stesso.
Gli attivisti del Movimento 5 stelle di Mazara del Vallo, nel ringraziare tutti coloro i quali a vari livelli si sono impegnati e si impegnano per monitorare, informare e migliorare il servizio in questione, tengono a precisare che, già in data 15 aprile 2014 con una interrogazione al governo regionale a firma di tutti e 14 i deputati regionali del M5S (primo firmatario il portavoce all’Ars Sergio Tancredi), poi in data 6 maggio 2014 con una nota inviata dagli attivisti del Meetup al Comune di Mazara del Vallo, ed in ultimo con una interrogazione presentata in Consiglio comunale in data 11 luglio 2014 a firma del portavoce Nicolò La Grutta, hanno posto l’attenzione sulle vicende attinenti al depuratore del comune di Mazara.
Mai abbiamo abbassato la guardia su questa vicenda, e, se da un lato siamo consci del fatto che finalmente dopo tanti anni viene messo in funzione questo importante servizio, dall’altro siamo consapevoli che occorre che tale servizio sia reso in maniera corretta, utile ed efficiente.
L’intervento in “somma urgenza” per i danni al pennellone era più che dovuto e non possiamo che ritenerci sodisfatti per la solerzia riscontrata da parte dell’Arpa, della Capitaneria di porto e del Comune di Mazara del Vallo.
Ci spiace però l’aver rilevato che il divieto di balneazione nel tratto di costa interessato non è stato adeguatamente divulgato.
Inoltre, dalle notizie di stampa, apprendiamo di una segnalazione alla Procura della Repubblica riguardo ad una presunta inadempienza rispetto al canone demaniale attinente la condotta di allontanamento delle acque reflue dal 2005 ad oggi.
Auspichiamo che, quanto prima, si possa fare chiarezza su tutta la vicenda e, soprattutto, si risponda alle interrogazioni presentate al fine di divulgare i dati sulla funzionalità, sul monitoraggio effettuato e sulle analisi effettuate.
Nel dettaglio si è chiesto di sapere:
1) se sono state già verificate le condizioni delle acque depurate attraverso il depuratore comunale e se è intenzione di codesta Amministrazione rendere pubblici i documenti inerenti tale verifica;
2) se (nel caso ancora non si è proceduto a verifica) non si ritenga opportuno verificare le condizioni delle acque depurate dal depuratore comunale attraverso le analisi di caratterizzazione del refluo effluente dall’impianto;
3) l’idoneità dell’impianto a garantire il raggiungimento/ mantenimento di un buono stato di qualità delle acque superficiali, così come previsto dall’allegato 5 alla Direttiva 2000/60/CEE del Parlamento Europeo, e conseguentemente a mantenere la propria capacità autodepurativa;
4) la verifica degli scarichi che allo stato dovrebbero essere stati occlusi e i cui reflui dovrebbero essere già stati deviati verso l’impianto di depurazione.
Riteniamo che sui fatti di cui sopra la cittadinanza vada tempestivamente e dettagliatamente informata.
Chiediamo, inoltre, a tutti gli organi competenti di proseguire nell’attività di monitoraggio e a quanti sono parte in causa di adoperarsi con impegno al fine di superare le criticità riscontrate ed ottimizzare questo servizio importantissimo per la salvaguardia dell’ambiente e della salute di tutti.