Presentato all’Ars il Disegno di legge targato Movimento 5 Stelle sul contenimento dell’inquinamento luminoso e di risparmio energetico. Il Ddl, a firma della deputata Cinquestelle Vanessa Ferreri e redatto insieme al G.A.C. (Gruppo Astrofili Catanesi) e all’INAF (Istituto Nazionale AstroFisica) di Palermo e Catania, prevede una serie di iniziative volte a contenere l’inquinamento luminoso e dei consumi energetici al fine di conservare e valorizzare l’ambiente ed incentivare e tutelare le attività di ricerca e divulgazione scientifica degli osservatori astronomici.
“L’illuminazione esterna pubblica e privata, – afferma Ferreri – progettata e gestita in modo irrazionale, è infatti fonte di fenomeni di inquinamento luminoso che causano sprechi energetici fino al 20 – 25 per cento dell’energia elettrica impiegata per l’illuminazione; una cattiva qualità di illuminazione di città, strade, piazze, monumenti, ecc..; fenomeni di abbagliamento ottico per pedoni e conducenti di autoveicoli; – e aggiunge – ostacoli all’osservazione e alla ricerca astronomica a causa dell’impedimento alla visione della volta celeste; possibili conseguenze negative per l’ecosistema, in particolare per la flora e per la fauna delle aree naturali protette; illuminazione non richiesta di locali abitati come ad esempio le stanze da letto invase dalla luce stradale”. “Da circa un decennio – continua la deputata M5s – si è cominciato a considerare seriamente il problema. In Italia, tutte le Regioni hanno già approvato normative contro l’inquinamento luminoso, ad eccezione della Calabria e della Sicilia”.
Nel ddl si prevede anche l’istituzione di un elenco degli osservatori astronomici e astrofisici relativamente a zone di particolare protezione, nonché la concessione di contributi a favore dei comuni per l’adeguamento degli impianti pubblici di illuminazione esterna esistenti secondo i criteri previsti dalla normativa vigente in materia. Sono previste anche tutta una serie di iniziative volte alla divulgazione delle problematiche relative all’inquinamento luminoso al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, ma anche finalizzate all’adozione di misure precauzionali, controlli e monitoraggio su ogni attività utile a provocare inquinamento luminoso. “Di particolare importanza – conclude Ferreri – la norma che vieta, su tutto il territorio regionale, l’uso a scopo pubblicitario di impianti, tipo fari laser o giostre luminose, che generano fasci di luce rivolti verso l’alto”.