Le nuove spine per l’esecutivo: la fiction che rischia di traslocare in Puglia e la notizia di una struttura a meno di 150 metri dal mare che sarebbe stata autorizzata dal governatore quando era sindaco di Gela.
“Apprendiamo dalla stampa che anche la fiction Montalbano rischia di lasciare la Sicilia, con intuibili contraccolpi per il turismo e per l’immagine dell’isola, che della conosciutissima serie tv hanno inequivocabilmente giovato. Che il turismo non fosse tra le priorità della Regione è un fatto notorio e la dimostrazione si è avuta già tempo fa, quando Crocetta ha pensato di mettere ai vertici dell’assessorato la sua segretaria, che peraltro non conosce nemmeno la Sicilia”.
Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle torna all’attacco del “Re Mida al contrario” che dimostra ogni giorno di più di essere capace solo di distruggere tutto ciò che tocca.
“Non passa giorno – dicono i deputati – senza che si apprendano notizie negative su Crocetta e sul suo governo. Le cicatrici sulla pelle dei siciliani sono ormai innumerevoli. Qualcuno gli spieghi che può anche abbandonare la nave ed evitare di affondare con essa. Anche perché senza di lui una minima speranza di tornare in linea di galleggiamento potrebbe esserci ancora”.
“Tornando al Ragusano – dicono i parlamentari – sembra che ci sia la volontà del governo di penalizzare questa area geografica, come dimostrano sia i progetti ferroviari che non prevedono un collegamento tra Ragusa e Modica, sia i piani di trivellazioni e la scarsa attenzione agli sbarchi”.
Il Movimento 5 stelle torna pure sull’ ‘affaire’ Sgarlata, costretta alle dimissioni per una piscina prefabbricata.
“A prescindere – dicono i deputati – che le motivazioni ci sembrano veramente risibili e pretestuose, restiamo basiti nell’apprendere da un giornale on line che Crocetta da sindaco avrebbe autorizzato una piscina a meno di 150 metri dal mare. Visto che per il caso Sgarlata ha avuto la prontezza di inviare i documenti in Procura, se la cosa rispondesse al vero, allora Crocetta dovrebbe autodenunciarsi”.