Apriamo e chiuderemo questo comunicato con tanta amarezza, dal momento che gli 8 emendamenti presentati dal consigliere portavoce Nicolò La Grutta, che hanno avuto parere favorevole dal Dirigente F. Angileri, nonché i cinque che ne riportavano la sua firma, seppur presentati dall’opposizione, volti a rimodulare il regolamento IUC, comprendente IMU – TASI – TARI, che avrebbero stabilito delle agevolazioni per coloro che attualmente si trovano in una situazione precaria e/o economicamente difficile, o che comunque debbano pagare una tassa “ingiusta”, sono stati categoricamente bocciati dalla maggioranza, che non sapeva dare altre motivazioni all’esserne contrari se non ribadendo di aver vinto le elezioni, di non poter violare il patto di stabilità, ma ancor peggio di non poter rischiare che i cittadini “imbroglino” per ottenere le detrazioni evadendo quindi le tasse.
Quello che si è notato è che nessuno dei consiglieri della maggioranza ha presentato un solo emendamento; che nessuno dei consiglieri della maggioranza ad inizio seduta aveva tra le mani una copia degli emendamenti presentati, il che, unito alle scarse motivazioni fornite al diniego, fa solo pensare che probabilmente non ne avessero approfondito il contenuto.
“LA CASA è un bene primario, una opportunità che deve essere a disposizione di tutti i cittadini. Lo Stato e la società in senso lato dovrebbero mettere in atto il massimo delle agevolazioni affinchè tutti siano in grado di possedere un’abitazione. E invece accade il contrario. Dall’Ici siamo passati all’Imu e alla Tasi con un peso economico che mette in ginocchio non certo i grandi proprietari immobiliari ma le famiglie”.
Inoltre, nella Costituzione Italiana, l’art. 53 recita “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.”
Ebbene, gli emendamenti presentati dal portavoce del M5S Nicolò La Grutta e in particolare quelli rivolti alla rimodulazione dell’art. 38 del Regolamento IUC sulla TARI, riguardavano tutti delle agevolazioni per le utenze domestiche, in relazione alla propria situazione reddituale e familiare.
E’ ovvio che a far fronte al minor gettito dovuto dai soggetti spettanti le esenzioni perché in difficoltà economica, sarebbero stati i soggetti più abbienti, come è giusto che sia, ma che comunque non avrebbe inciso più di tanto sulle loro tasche.
Inoltre si è presentato un emendamento che avrebbe previsto l’esenzione dell’IMU sulla seconda casa concessa in comodato d’ uso gratuito ai figli che la utilizzano come prima casa.
Il Governo nazionale aveva lasciato liberi i Comuni di poter azzerare la Tasi, così come voluto dal Sindaco 5 stelle del Comune di Ragusa, ma anche dal sindaco di Favignana, volendo citare degli esempi, l’amministrazione Cristaldi invece non solo non ha azzerato ne diminuito, ma nemmeno modulato la Tasi in relazione alla capacità contributiva, ma ha voluto per quanto attiene questo tributo tassare solo la prima casa, che solo per pochi mesi aveva “respirato” la liberazione dall’IMU, e al massimo dell’aliquota possibile, colpendo tutti indistintamente e non prevedendo agevolazioni per i ceti meno abbienti.
Unica riduzione (fittizia) quella che riguarda gli immobili di categorie A1 – A4 – A8, relativi a immobili di lusso (case di pregio, case signorili, ecc) adibiti ad abitazione principale la cui aliquota Tasi è fissata all’1.4 x 1000, ma che aggiungendosi all’IMU la cui aliquota è 4.6 x 1000 raggiunge il 6 x 1000, ovvero la massima aliquota possibile per questa tipologia di immobili.
“Ridurre la partecipazione al dibattito in Consiglio comunale ad uno sterile scontro senza entrare nel merito delle proposte, non fa bene a nessuno.” – dichiara La Grutta–“Pensavo che il dibattito in Consiglio potesse servire a migliorare il regolamento sulla IUC (imposta unica comunale) per venire incontro ai bisogni ed alle difficoltà dei cittadini.
Gli emendamenti da me proposti, ma anche gli altri, che, così come si evince dai pareri favorevoli espressi dal Dirigente, non producevano sforamento al patto di stabilità, ma determinavano una semplice rimodulazione del tributo in relazione alla capacità contributiva dei cittadini e delle famiglie.
A Parma, ad esempio, l’Amministrazione, per far fronte ai debiti pregressi, ha dovuto applicare determinate aliquote, ma le ha gradualizzate facendo pagare di più a chi se lo può permettere e di meno ha chi ha reddito più basso.
Era auspicabile che dal dibattito, eventualmente, emergesse una qualche ulteriore miglioria, ma così non è stato. Questa prova di forza espressa dalla maggioranza in Consiglio si scontra con le reali necessità dei cittadini più bisognosi. Governare non vuol dire imporsi, governare bene è piuttosto cercare ed adottare le migliori soluzioni possibili.
L’amministrazione e la maggioranza tutta hanno perso una occasione e di certo l’hanno fatta perdere ai cittadini. Sono molto amareggiato.”
Mazara del Vallo, 12/09/2014
Gli AttiVisti del M5S di Mazara del Vallo