Condanniamo fermamente gli atti vandalici di cui è stata oggetto la piscina comunale nei giorni passati.
E’ inutile ricordare che avevamo già avvertito l’amministrazione di tale rischio. Questa struttura è un bene che se non utilizzato andrà ad aggiungersi irrimediabilmente alle tanti cattedrali nel deserto di cui è cosparso il nostro territorio. Giusto alcuni giorni fa un altro bene pubblico, il centro sociale, è stato oggetto di furti ed atti vandalici. Occorrerebbe cominciare a pensare ad un sistema di video sorveglianza esteso in tutti i punti sensibili della città.
Ci giungono voci che i vandali alla fine non hanno devastato granché all’interno della piscina, tanto è lo stato di abbandono e scarsa manutenzione in cui essa già si trova. Per tale motivo noi del meetup “Canicattì in MoVimento” comunichiamo di aver fatto richiesta al sindaco di Canicattì di poter visionare e filmare la piscina comunale al suo interno per valutare lo stato di condizione in cui si trova ed informare i cittadini rendendo pubbliche le riprese video.
Riteniamo che l’amministrazione sia ancora in tempo per salvare e restituire ai canicattinesi la piscina comunale. Le soluzioni sono diverse, una su tutte potrebbe essere quella di una gestione diretta con affidamento a terzi dei soli servizi specialistici, quali bagnini, istruttori e direttore sportivo. In ogni caso è opportuno un abbattimento significativo dei costi di gestione tramite installazione di pannelli fotovoltaici, poichè il funzionamento della piscina è altamente energivoro (riscaldamento acqua, docce calde ecc). Una volta effettuati questi lavori, un eventuale affidamento sarebbe più appetibile e, soprattutto nel caso di gestione diretta, molto più economico.
L’ amministrazione dovrà assumersi le sue responsabilità politiche e farsi carico di trovare la migliore soluzione perché, lo abbiamo ripetuto già tante altre volte, non è possibile assistere al deperimento di una struttura così importante costata ai cittadini milioni di euro, senza che nessuno faccia nulla o peggio ancora che l’amministrazione si nasconda dietro inutili e costosi bandi di gara, pagati dai cittadini, alle quali già si sa a priori che non parteciperà nessuno.
Chiudiamo infine con una domanda: come mai tanti altri comuni, nonostante la spending review e tra tante difficoltà economiche, posseggono una piscina funzionante?