Risalgono a metà di Agosto gli ultimi disservizi subiti dalla cittadinanza della Borgata e di Ortigia, causati dalla oramai cronica inadeguatezza degli impianti di sollevamento idrici, che dovrebbero garantire l’erogazione dell’acqua a tutti i quartieri di Siracusa.
E’ bene sottolineare che, negli ultimi anni, nulla è stato fatto per migliorare lo stato delle infrastrutture che avrebbero dovuto garantire un servizio continuo ed una potabilizzazione dell’acqua in linea con gli standard di altre città italiane.
E’ evidente che obiettivo primario di SACCECAV/SAI 8 non era quello di garantire un servizio efficiente ad un costo ragionevole per la collettività ma quello di rimpinguare le casse di avvocati e consulenti, con la benevolenza della classe politica che si è avvicendata nell’ultimo decennio e che, senza alcun pudore, continua a sollevare critiche e a proporre soluzioni mirabolanti per un problema che, realmente, impatta non solo sui lavoratori della ex SAI 8, ma che coinvolge l’intera collettività.
Gli interventi di ripristino, isolati e senza alcuna pianificazione, incidono enormemente sulle casse comunali, proprio perché effettuati in totale emergenza.
L’attuale precarietà nella gestione del servizio idrico mette, d’altra parte, il Comune in condizione di estrema difficoltà, in quanto le società dell’indotto, già peraltro colpite pesantemente dal fallimento SAI 8, non potranno mai consentire la realizzazione di lavori con pagamento dilazionato e/o posticipato.
Pertanto non è da escludere che tali interventi vengano pagati in modo “ salatissimo” dal Comune con le conseguenze che tutti possono immaginare.
E’ evidente a tecnici ed osservatori che lo stato delle infrastrutture idriche e fognarie è quanto mai obsoleto e vetusto.
Il tutto si traduce in un enorme spreco di energia elettrica ( che viene addebitato in bolletta agli utenti) e in elevate e continue spese di manutenzione straordinaria per l’approvvigionamento della ricambistica e per le esecuzioni dei lavori di ripristino dei guasti, magari effettuati in orario notturno.
Gli impianti di sollevamento della stazione DAMMUSI erano già stati oggetto di valutazione tecnica da parte del management tecnico di SAI 8, il quale aveva individuato sia nelle pompe sommerse della stazione in questione e sia nelle pompe orizzontali della stazione prospiciente al circuito un fattore di elevata criticità, non solo da un punto di vista dello stato manutentivo, ma anche dal punto di vista del consumo energetico, ritenuto ormai fuori controllo a causa delle pessime condizioni dei motori elettrici e delle pompe stesse.
La valutazione tecnica economica fatta a suo tempo prevedeva la sostituzione in toto delle pompe in questione, avrebbe permesso di garantire una maggiore affidabilità ( e quindi riduzione drastica degli interventi di manutenzione) e una effettiva riduzione dei consumi energetici che avrebbero consentito una netta riduzione del costo del prezioso liquido in bolletta.
Purtroppo però la pessima situazione finanziaria della SACECCAV non consentì a nessun Istituto di Credito di erogare le somme richieste (già nel 2012 il fido SACECCAV era pari a zero) e quel progetto dovette essere accantonato.
Noi Grilli Aretusei siamo convinti che l’ufficio tecnico del Comune sia debitamente informato sui bandi relativi ai finanziamenti per gli efficientamenti energetici e quindi, in modo semplice, diretto e sobrio, invitiamo l’Amministrazione a mettere mano al portafoglio, dirottando le somme giacenti sulle voci di spesa inutilizzate proprio per riprendere quel recente progetto che, in caso di effettiva realizzazione, permetterebbe un netto miglioramento delle infrastrutture idriche ed un conseguente miglioramento in affidabilità, continuità di servizio e minor impatto energetico.
Aspetti, quest’ultimi, che si tradurranno in un risparmio in bolletta per gli utenti di Siracusa i quali già pagano lo scotto di una gestione dissennata quasi decennale.
Restiamo, pertanto, in attesa di un cenno di riscontro da parte dall’Assessore LL.PP e dal Sindaco stesso per le rassicurazioni nel merito.