Apprendiamo che Riscossione Sicilia non chiuderà gli sportelli ma li declasserà a polifunzionali.
Arriva così il duro commento dei parlamentari M5s all’Ars: “Quanto sta avvenendo in buona parte degli sportelli periferici di Riscossione Sicilia non è certamente la risposta alle nostre richieste né a quelle che ciascuno dei partecipanti aveva avanzato durante la seduta di Commissione Bilancio all’ARS dello scorso 3 settembre”.
“Rappresenta semmai – aggiunge il Cinquestelle Matteo Mangiacavallo, componente della III Commissione – la dimostrazione che, in quella sede, l’assessore Agnello e la presidente Di Salvo, uniche voci fuori dal coro, avevano fatto “contenti e gabbati” tutti i presenti attraverso le rassicurazioni che gli uffici non avrebbero subito la chiusura preventivata con l’ulteriore “contentino” che sarebbero rimasti aperti per gli stessi giorni a settimana”.
“Il declassamento di questi a semplici sportelli pulifunzionali non significa, infatti, assicurare l’attuale livello del servizio, risultato a cui noi del M5S avevamo puntato, e censurare i comportamenti dell’assessore di un governo irrispettoso degli indirizzi assegnati dalla deputazione dell’Assemblea regionale siciliana, ci sembra un atto quanto mai dovuto”.
“Pertanto, – concludono dal Movimento – nell’associarci all’iniziativa dei nostri colleghi (l’atto di censura nei confronti dell’assessore Agnello), parteciperemo alla prossima seduta in programma mercoledì 17 con lo spirito di chi è convinto che se Riscossione Sicilia vuole essere questa, è meglio che chiuda”.