Una pioggia di mozioni presentate in tutta Italia per dire No al Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP). I parlamentari M5S Angela Foti (Ars), Giulia Grillo (Camera dei Deputati), Ignazio Corrao (Europarlamento): “Si tratta di negoziati svolti nella più totale opacità e segretezza; è un diritto dei cittadini sapere che futuro spetta loro ed ai loro figli”
Palermo, 26 settembre 2014 – Un No secco quello del Movimento 5 Stelle all’Ars nei confronti del Partenariato Trans-Atlantico su commercio e investimenti (TTIP), in corso di negoziazione tra Stati Uniti e Unione Europea. “Si tratta di negoziati svolti nella più totale opacità e segretezza” – afferma la deputata Angela Foti prima firmataria della mozione che impegna il governo regionale ad intraprendere tutte le azioni volte a promuovere il ritiro da parte del governo italiano, nell’ambito del Consiglio Europeo, dal TTIP.
“Il programma di deregolamentazione previsto dal TTIP – denuncia la parlamentare Cinquestelle –mira a creare nuovi mercati, minacciando di provocare un’ulteriore ondata di privatizzazioni in settori chiave come la sanità e l’istruzione; i Governi locali potrebbero trovarsi a non poter più impedire pratiche commerciali pericolose come ad esempio il fracking o l’uso di OGM. Inoltre, – aggiunge Foti – le cosiddette barriere “non tariffarie” (che il partenariato mira ad eliminare) altro non sono che norme volte alla tutela dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, alla salvaguardia dei beni comuni, alla garanzia di standard per la sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e della dignità sociale”.
E’ importante precisare come tali politiche contrastino con la competenza legislativa esclusiva del governo siciliano in materia di industria e commercio prevista dall’art.14, lett. “d” dello Statuto della Regione Sicilia, e con l’art.117, comma 3 della Costituzione che, in materia di commercio con l’estero, le attribuisce una competenza concorrente.
“Inaccettabile – conclude la deputata M5s – il Partenariato prevedrebbe addirittura il diritto per gli investitori transnazionali di citare in giudizio i governi e le autorità locali, qualora le loro società subissero perdite, anche potenziali, di profitti in seguito a decisioni di politica pubblica adottate dalle autorità medesime”.
La battaglia contro il TTIP viene condotta dal Movimento 5 Stelle in tutta la penisola che sta presentando mozioni in tutti i comuni italiani. Così Giulia Grillo, deputata alla Camera che ha presentato la mozione al Governo centrale: “Esprimiamo il nostro totale dissenso. Dietro la sigla TTIP si nasconde un accordo preciso che rafforza le multinazionali e che renderà più difficile ai governi il controllo dei mercati. Il nostro commercio subirà ulteriori ripercussioni negative. Con questa ignobile cessione di sovranità, gli stati perderanno definitivamente le forze e gli strumenti per massimizzare il benessere collettivo dei cittadini. Un’irresponsabile massacro”.
Interviene sulla questione anche l’europarlamentare Cinquestelle Ignazio Corrao: “In Parlamento Europeo stiamo portando avanti con determinazione e coraggio la richiesta di trasparenza e di pubblicità su questo trattato. E’ indispensabile che i cittadini siano messi al corrente sia dei vantaggi che degli svantaggi derivanti dal TTIP. La presidenza del consiglio europeo ha affermato in commissione che “è stata effettuata un’attenta valutazione di impatto e saremo tra i paesi con i maggiori effetti positivi sul commercio mondiale. Visto che il TTIP impatterebbe sui mercati energetici e sulle industrie manifatturiere, quindi sulla vita degli italiani, è un diritto dei cittadini sapere che futuro spetta a loro e ai loro figli”.
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