C’era un pezzo di Siracusa a Palermo in occasione dello “SfiduciaDay” indirizzato al governatore della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Semplici cittadini che hanno sacrificato la loro domenica per manifestare, pacificamente, il loro dissenso per una situazione ormai non più tollerabile. In piazza Parlamento, insieme a Beppe Grillo e ai quattordici portavoce istituzionali all’ARS del MoVimento 5 Stelle, erano presenti i deputati nazionali che insieme ai portavoce eletti nei Comuni siciliani hanno voluto dare forza ad una voce di malcoltento del popolo siciliano indignato.
Beppe Grillo, che è intervenuto a conclusione della kermesse palermitana, ha iniziato il suo discorso leggendo un elenco di primati negativi della Sicilia nei confronti degli standard europei e delle altre regioni italiane. Ha ricordato il saldo negativo delle imprese che chiudono rispetto alle nuove partite Iva; denunciato l’aumento vertiginoso dei licenziamenti e quindi della disoccupazione; ha evidenziato il dato strabiliante del 60% della disoccupazione fra i giovani fino a ventiquattro anni; ha sottolineato l’inutilità del “Job Acts” grazie al quale le ore di lavoro di un dipendente a tempo indeterminato verranno suddivise tra tre dipendenti precari a tempo determinato, ottenendo sì (forse), la diminuzione della disoccupazione, ma senza aumentare il totale delle ore lavorative. E da ultimo, ma non per questo meno importante, è stato segnalato come lo“Job Acts”, basato sul modello tedesco, sia fallito proprio in Germania e nonostante questo ora Renzi vorrebbe attuarlo in Italia.
In relazione al dissesto economico della Regione Siciliana, i portavoce del MoVimento 5 Stelle hanno messo in evidenza come i proclami del Governatore Crocetta non siano stati tradotti in provvedimenti concreti tali da far presagire un qualche cambiamento di rotta dell’economia siciliana. Inoltre, hanno denunciato come non vi sia spazio nel Parlamento Siciliano per portare avanti progetti a salvaguardia del bene comune e dello sviluppo economico. Particolarmente toccante, è risultato l’intervento del Presidente della IV Commissione Ambiente Giampiero Trizzino, il quale ha messo in evidenza come il Governatore, per sua stessa ammissione, abbia abbassato la testa ai poteri forti mettendo a rischio la salute e la sicurezza dei siciliani, dal momento che il Muos di Niscemi,oltre ad avere effetti negativi per la salute, renderà la Sicilia un obiettivo sensibile dal punto di vista militare. Trizzino ha chiamato sul palco il Presidente del Comitato NO MUOS, il quale, ancora una volta, ha ricordato le promesse preelettorali del Governatore Crocetta che sono poi risultate in aperto contrasto con le sue decisioni successive. Momenti di grande costernazione si sono evidenziati in piazza allorchè una mamma NO MUOS ha ricordato l’episodio nel quale il Governatore le avrebbe detto: “Se ha paura faccia i bagagli e se ne vada”.
Basterebbe questo per chiedere a gran voce le dimissioni del Presidente Crocetta.
E’ stato,inoltre, ricordato cosa ha fatto il Governatore Crocetta per l’istruzione visto che tremila ragazzi che avrebbero dovuto frequentare i corsi di formazione sono, a tutt’oggi, a casa in quanto i corsi non sono mai partiti. E’ stato messo in evidenza come la lotta contro la mafia si persegua attraverso l’struzione togliendo i ragazzi, possibile e facile manovalanza a basso costo, dalla strada. Maria Marzana, ha ricordato i risultati conseguiti dal MoVimento 5 Stelle nel settore dell’istruzione: avendo ottenuto la possibilità di scegliere che l’otto per mille dell’IRPEF vada all’edilizia scolastica e la possibilità di usare all’interno delle scuole testi digitali utilizzabili gratuitamente permettendo alle famiglie un notevole risparmio per l’acquisto dei testi scolastici. Si ricorda che il MoVimento Cinque Stelle, da sempre porta avanti l’ideale di una scuola pubblica di qualità e totalmente gratuita, la valorizzazione e stabilizzazione dei lavoratori della scuola e l’eliminazione del finanziamento alla scuola privata.
Nelle more dell’evento palermitano, Di Battista, durante il proprio intervento, ha messo in evidenza le improrogabili necessità di recuperare la sovranità monetaria del popolo italiano e contestualmente la necessità di eliminare l’intermediazione, cominciando soprattutto da chi, avendo il potere di influenzare le coscienze, manipola i messaggi spesso a spese del pensiero del MoVimento.
Lo Sfiducia Day ha visto salire sul palco Luigi Di Maio che ha voluto ricordare come dalle restituzioni di parte degli emolumenti dei parlamentari del MoVimento è nato il microcredito alle imprese, sia a livello regionale, che nazionale, e che, a tutt’oggi, sono l’unica forza politica ad attuare questo importante e dovuto provvedimento.
Alla manifestazione del 26 ottobre hanno assistito numerosi cittadini di Siracusa e provincia, che si rispecchiano nel pensiero del MoVimento 5 Stelle.
La raccolta firme per mandare a casa un Presidente inconcludente si è quasi conclusa, in quando la mozione di sfiducia è stata calendarizzata per la seduta d’aula di domani, Giovedì 30/10, alle ore 16.00
Saranno presto quindi presentate le firme di coloro che, stanchi di sopportare le avvilenti dinamiche della politica vecchio stile, non hanno ancora perso la speranza.