In cantiere in casa Cinquestelle pure una mozione. I deputati all’Ars Mangiacavallo e Foti: “Notizie di stampa raccontano della volontà del governo di cedere le azioni delle società termali. La Regione non può farlo senza tenere conto della volontà dei cittadini”.
Il Movimento 5 Stelle all’Ars al capezzale delle terme di Acireale e di Sciacca con due atti parlamentari che sono già in cantiere: una mozione e un disegno di legge.
“Apprendiamo dagli organi di informazione – affermano i parlamentari Matteo Mangiacavallo e Angela Foti – della volontà del governo regionale di vendere le azioni delle società termali di Sciacca ed Acireale. Sebbene il presidente Crocetta non sembra aver mai manifestato tale pensiero, da lui, conoscendolo bene, possiamo aspettarci di tutto ed ogni ipotesi sul futuro delle nostre Terme non può essere esclusa.
Se tale possibilità venisse confermata, è chiaro che ci opporremo con tutte le nostre forze. Il patrimonio termale, finito nelle mani di una Regione che ne è totalmente disinteressata e ha dimostrato di non sapere che farsene, appartiene ai cittadini saccensi e ai cittadini acesi e a loro, unici a ritenerlo di strategica importanza, deve essere chiesto cosa ne vogliono fare”.
“In diverse occasioni noi del M5S – proseguono i deputati – abbiamo tentato di inserire il termalismo tra le aree ritenute strategiche dalla Regione Siciliana in modo che fosse possibile finanziare il rilancio delle due società partecipate attingendo a fondi comunitari; abbiamo cercato di escludere la possibilità che queste andassero in dismissione, eliminando lo stato di liquidazione che di fatto costringe i commissari in un limbo in cui non gli è neppure consentito optare per sistemi più economici di gestione delle utenze; abbiamo proposto di finanziare le spese per ridurne il deficit economico, ma, sistematicamente, Crocetta e la sua maggioranza hanno bloccato le nostre iniziative”.
“Se le terme rappresentano esclusivamente un peso per la Regione e questa non riesce a gestirle – concludono i due deputati – che la proprietà transiti verso i territori in cui insistono, e quindi ai loro Comuni. Se la Regione vuole dismettere le quote azionarie delle società termali di Acireale e Sciacca, che lo faccia attraverso una campagna di azionariato popolare che punti ad assegnarle in maniera esclusiva ai cittadini acesi e saccensi, senza possibilità di speculazione. Presenteremo una mozione per evitare ulteriori scempi a danno dei beni termali e un disegno di legge per rilanciare il termalismo. Il Presidente Crocetta e la sua giunta, se non riescono ad amministrare le terme, come la Sicilia, smettano di far danno e tolgano il disturbo”.
1 commento
bene la proposta di coopartecipazione dei cittadini all’azìonarato insieme ad una percentuale minoritaria di alcune istituzioni locali. Necessario entrare nell’ottica di non rimanere attaccati alle mammelle di mamma regione.