I deputati: “Siamo vittime di questa situazione, tant’è che abbiamo chiesto alla presidenza dell’Assemblea le presenze dei parlamentari dall’inizio della legislatura, ma finora non abbiamo avuto risposta. Pretendiamo che questo Palazzo diventi una scatola di vetro”. Trizzino: “La quarta commissione lavora su riforme che puntualmente si arenano nei cassetti dell’aula”.
“Siamo i primi a lamentarci dell’improduttività dell’Ars, che non è certo da addebitare a noi, anzi, spesso abbiamo denunciato l’aula vuota e le decisioni di rinviare i lavori, come è accaduto in occasione delle risibili argomentazioni legate alle elezioni suppletive. E la commissione Ambiente, che presiediamo, ha lavorato a pieno regime. Dal rientro delle ferie, tra commissioni, sottocommissioni e audizioni sì è riunita quattordici volte mediamente tre a settimana“.
Il Movimento 5 Stelle ci tiene a tirarsi fuori dalle critiche avanzare da alcuni organi di stampa che hanno denunciato le pochissime ore di lavoro a sala d’Ercole.
“Siamo vittime di questa situazione e dell’aula vuota – dicono i deputati del Movimento – cosa di cui ci siamo stancati, tanto che abbiamo pensato di lanciare una rubrica sul nostro sito che conti le presenze in Parlamento. Abbiamo chiesto lo storico alla presidenza dell’Ars quasi un mese fa, ma finora non abbiamo avuto risposta. Vogliamo dare un nome e cognome agli ARSenteisti. Facciamo veramente una scatola di vetro di questo palazzo e non solo a parole“.
“La commissione Ambiente – dice il presidente Giampiero Trizzino – è forse l’unica che si riunisce tre volte a settimana. Dalla ripresa dei lavori, dopo la pausa estiva infatti, abbiamo convocato tre volte a settimana, riuscendo ad approvare in pochi giorni il disegno di legge sui Centri storici e importanti atti di indirizzo come quello sulla Mobilità Dolce. Abbiamo, altresì, ripreso il disegno di legge sul servizio idrico che dovrà essere aggiornato alle prescrizioni indicate a livello nazionale e siamo in fase di chiusura dell’istruttoria per il testo relativo alle Aree protette. La commissione, infine, si è impegnata, insieme ai sindaci della Provincia di Palermo e al sindaco Leoluca Orlando, per risolvere il problema del servizio idrico nei comuni dell’Ato 1, per intenderci quelli serviti dall’ex Aps. Il problema, che denuncio da tempo, è che poi tutto questo lavoro puntualmente si arena nei meandri del Palazzo, tra continui rinvii dell’Aula“.