Open Source: Una scelta di libertà e di risparmio.
Il portavoce consigliere comunale La Grutta (primo firmatario), in data odierna, ha protocollato una mozione sul tema Open Source.
Si tratta di un documento con il quale si impegna, qualora il Consiglio comunale tutto lo votasse approvandolo, l’Amministrazione comunale a scegliere un nuovo e migliore corso, una rivoluzione informatica non solo improrogabile, ma utile, etica e all’insegna del risparmio. Una scelta di efficienza, considerato che i sistemi operativi open source sono in continua evoluzione e hanno dimostrato di essere molto solidi e stabili degli altri.
Chiedere all’Amministrazione comunale di valutare ed eventualmente adottare per esempio il Sistema Operativo Linux (Ubuntu) per I PC in uso al Comune di Mazara del Vallo ed alle scuole comunali, attraverso anche apposito intervento dell’Assessore alla Pubblica Istruzione, è certamente un’iniziativa rilevante che porterebbe notevoli e molteplici vantaggi per la comunità tutta e per gli uffici comunali.
“Una scelta di Libertà che porta con se anche tantissimi altri benefici – dichiara il portavoce La Grutta -, infatti, adottare sistemi open source e convertire l’assetto informatico del comune in tale direzione, significa adottare un sistema molto più sicuro rispetto agli attacchi da virus, un sistema certamente molto più stabile con supporto gratuito e illimitato ma anche esente da qualsiasi pagamento.”
Considerata l’esperienza positiva di moltissime amministrazioni pubbliche sia estere che italiane, ma, anche alla luce della normativa attraverso cui si dispone la precedenza all’Open Source nella Pubblica Amministrazione, l’auspicio è che gli organi preposti ad amministrare la città siano lungimiranti e votino positivamente ed accolgano la mozione sottoscritta oltre che dal consigliere La Grutta anche dai consiglieri Cangemi, Gaiazzo e Alestra.
I benefici sarebbero tantissimi e il risparmio immediato. Si pensi che, se gli oltre 200 PC in dotazione agli uffici comunali, la maggior parte dei quali obsoleti per quanto attiene la dotazione software, invece che rinnovarsi adottando sistemi a pagamento, migrassero ad un sistema operativo e programmi Open Source, si avrebbe un risparmio immediato di oltre 100.000 euro, soldi che potrebbero essere usati per altre finalità, per esempio per le scuole pubbliche di competenza comunale, per la solidarietà sociale, o per costituire un fondo in ausilio delle politiche giovanili, delle PMI o delle start up.
La speranza è che la mozione in oggetto venga calendarizzata quanto prima dalla Presidenza del Consiglio comunale, e l’auspicio è che venga votata dal Consiglio comunale all’unanimità.
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Prot. n. ________ del ____________
MOZIONE da inserire all’ordine del giorno nei lavori del Consiglio comunale
Al Sindaco di Mazara del Vallo
Al Presidente del Consiglio comunale
All’Assessore competente per delega
OGGETTO: MOZIONE OPEN SOURCE
Con la presente mozione,
a firma del sottoscritto Nicolò La Grutta (primo firmatario), e dei consiglieri Cangemi, Gaiazzo, Alestra_______________________________________________________,
in virtù dell’art.25 del vigente “Regolamento sui lavori del Consiglio comunale”,
PREMESSO CHE
• La città di Monaco di Baviera è riuscita a risparmiare 4 milioni di euro in un anno grazie al passaggio al software open source;
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2012-04-02/windows-office-monaco-baviera-122724.shtml?uuid=Ab7iDsHF
• Nella legislazione nazionale ed europea sono previste direttive prescrittive a favore dell’utilizzo dell’open source nelle pubbliche amministrazioni come:
Direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo di documenti nel settore pubblico;
Direttiva del Ministro per l’innovazione e le tecnologie del 19 dicembre 2003;
Decreto legislativo 28 febbraio 2005 sul sistema pubblico di connettività e cooperazione;
Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, art. 68, comma 1, lettera d) – “codice dell’amministrazione digitale”;
decreto legislativo 24gennaio 2006, n. 36;
Direttiva del Ministro della Pubblica Amministrazione n. 8/2009;
Il capo VI del CAD, ed in particolare l’art. 68, comma 1, che recita “Le Pubbliche Amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato”;
RILEVATO CHE
• La Legge del 7 agosto 2012 n. 134, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 187 del 11/08/2012, in riferimento alle modifiche urgenti per la crescita del Paese del CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale) che disciplina le modalità e le procedure per l’acquisizione di software da parte della Pubblica Amministrazione, cita testualmente al punto 10, comma d:
“… Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico
dimostri l’impossibilità di accedere a soluzioni open source o già sviluppate
all’interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, è consentita
l’acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a
licenza d’uso. …”.
CONSIDERATO CHE
• Con il termine software si intende un programma o una serie di programmi in grado di funzionare su un calcolatore elettronico: esso è un insieme di istruzioni scritte da uno o più programmatori che istruiscono il calcolatore sulle operazioni da compiere per elaborare dei dati;
• Il termine open source (che significa codice sorgente aperto), in informatica indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono e favoriscono il libero studio e l’apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti;
• Il software libero è software pubblicato con una licenza che permette a chiunque di utilizzarlo e che ne incoraggia lo studio, le modifiche e la redistribuzione;
CONSIDERATO CHE
• Il lavoro della “Commissione per il software libero e a codice sorgente aperto nell’ambito della Pubblica Amministrazione” istituita nel 2002 dall’allora Ministro Stanca, ha portato dopo circa un anno di lavoro alla pubblicazione della “indagine conoscitiva sul software open source”, e che da essa emerge con chiarezza come la PA debba valutare con una rigorosa analisi costi/benefici la possibilità di usare software open source e nella stessa indagine si evidenziava che la spesa per il software cosiddetto “personalizzato” costituisse il 45% del totale della voce software in prodotti e gestione;
CONSIDERATE
• “le libertà fondamentali che si configurano come punti di forza dell’open source, ovvero:
Libertà 0:
La libertà di eseguire il programma per qualunque scopo, senza vincoli sul suo utilizzo;
Libertà 1:
La libertà di studiare il funzionamento del programma, e di adattarlo alle proprie esigenze;
Libertà 2:
La libertà di redistribuire copie del programma;
Libertà 3:
La libertà di migliorare il programma, e di distribuirne i miglioramenti.
RILEVATO CHE
• Vi sono vari motivi e vantaggi per decidere di affidarsi al software Open Source. La loro rilevanza dipende dalle esigenze del singolo caso, ecco alcune ragioni per valutare il passaggio al software Open Source:
Fattore Economicità:
In molte aziende il costo del software determina una notevole spesa, anche se questo non rientra nella loro area di affari. Decisioni della casa produttrice dei loro software, ad esempio mancato rinnovo della licenza, improvviso abbandono dello sviluppo del software utilizzato, imposizioni di limitazioni sull’utilizzo, si possono ripercuotere su tutta la struttura aziendale. Con il software open source l’azienda non perderà mai il diritto di usare i propri programmi se un fornitore fallisce o decide di non rinnovare la licenza, infatti l’azienda si potrà rivolgere ad un altro fornitore per ricevere supporto, senza dover cambiare i propri programmi.
Fattore Sicurezza e Affidabilità:
Può sembrare strano ma la sicurezza di un software aumenta se chiunque ha la possibilità di visionare il suo codice sorgente. Infatti molte persone analizzano a fondo il codice dei software open source e se ci sono dei problemi vengono scoperti e corretti più facilmente e velocemente. Il tutto grazie al libero scambio delle informazioni. Grazie a queste collaborazioni e scambi di notizie, fra i membri della comunità internet, il software open source è in continua evoluzione ed aggiornamento. Il risultato è un prodotto maggiormente stabile e sempre al passo con i tempi.
Fattore Libertà:
Il software proprietario in genere è in gradi di interagire solo con se stesso o con altri applicativi solo se sviluppati dallo stesso fornitore, rendendo difficoltosa, costosa e spesso anche impossibile l’integrazione con software di altri fornitori. Il tutto perchè non avendo l’accesso al codice sorgente del software diventa difficile e complesso, anche per il programmatore più bravo, capire il modus operandi del prodotto. Con il software open source questi limiti non si hanno. Il codice sorgente è disponibile a tutti, far interagire più prodotti insieme diventa semplice e veloce ed il vantaggio rimane quello di affidarsi sempre ad un unica piattaforma che è e rimarrà libera.”
PRESO ATTO
• del contesto in cui stiamo vivendo, del momento di forte incertezza dettato dagli enormi tagli agli enti locali e di conseguenza anche al comune di Mazara del Vallo, che metterà a repentaglio la tenuta dei bilanci e dunque dei servizi ai cittadini. Che per questi motivi diventa ancor più importante risparmiare attuando politiche virtuose e innovative anche nel settore dei sistemi informatici comunali;
• che i vantaggi maggiori, nell’adozione del software open source, vengono riscontrati proprio dalle Pubbliche Amministrazioni e dalle PMI.
VISTO CHE
• Vi sono vari tipi di software, dai sistemi operativi (Windows, Mac OS, linux, Unix, etc etc) che permettono ai calcolatori di funzionare, ai data base ai programmi applicativi come il compositore di testi;
• Il codice sorgente di un programma rende possibile comprenderne il funzionamento ed effettuarne modifiche e miglioramenti;
CONSIDERATO CHE
• Il software libero o open source inteso come sistemi e applicativi software con licenza di utilizzo gratuita, nelle PA sta giocando un ruolo sempre più importante nel mondo, tanto che lo sviluppo di software sicuro con codice liberamente accessibile costituisce un ruolo centrale nell’iniziativa e-Europe della Commissione europea;
VISTO CHE
• Il Parlamento della Germania ha basato la propria infrastruttura tecnologica sul sistema Linux ed il Comune di Monaco di Baviera ha programmato nel 2009 la migrazione di 14.000 postazioni a tale sistema operativo Open source;
• In Italia stanno aumentando le esperienze di migrazione da software proprietario a software libero in diverse PA (esempio pilota quella della Provincie e Comune di Bolzano sino ad arrivare alla recente iniziativa della Regione Basilicata e del Comune di Modena che ha recentemente annunciato la sostituzione di software di Office automation a pagamento con una versione libera e gratuita compatibile, su centinaia di postazioni utente, ottenendo un enorme risparmio sul bilancio di previsione per l’anno 2011 dedicato a questi servizi);
• I motivi che rendono attuabile e conveniente la migrazione del software libero sono, oltre a quelli economici, dovuti all’abbattimento di investimento iniziale e dei costi delle successive licenze di utilizzo, riconducibili anche e soprattutto alla sfera prettamente etica;
CONSIDERATO CHE
• L’attuale numerosità di PC e Server (circa 200) rende particolarmente significativa anche la spesa inerente i soli Sistemi Operativi;
• Nel kit di installazione standard per i PC risultano inoltre presenti numerosi altri SW che potrebbero essere sostituiti da versioni open source e gratuite, tra questi microsoft Office, e SW antivirus.
PRESO ATTO CHE
• La diffusione delle conoscenze ed il libero accesso al sapere dovrebbero essere delle priorità per un ente pubblico; la strada per la piena realizzazione di questi scopi passa anche dall’utilizzo all’interno dell’amministrazione di applicazioni software libere;
• La migrazione del sistema informatico degli uffici del Comune di Mazara del Vallo verso l’Open Source rappresenterebbe il riconoscimento del diritto costituzionale del libero accesso alla documentazione degli enti pubblici, la rottura del monopolio commerciale e culturale delle aziende produttrici di software, nonché un significativo risparmio per il Comune di Mazara del Vallo che non sarebbe più gravato dalle spese di acquisto ed aggiornamento per le licenze di software commerciali;
ALLA LUCE DEL FATTO CHE
• Come si evince dalla documentazione allegata alla presente mozione, già pubblicata e disponibile anche sul sito istituzionale del comune, inerente lo status quo dell’informatizzazione, delle postazioni, dei PC di cui sono dotati gli uffici del Comune di Mazara del Vallo, e la possibile evoluzione in termini di risparmio, praticità, ottimizzazione, efficienza ed efficacia è plausibile che già solo non usando più software a pagamento (windows, Office e antivirus) ed effettuando i dovuti interventi tecnici ordinari e straordinari, si otterrebbe, per circa 200 postazioni di lavoro, un risparmio annuale stimato di € 102.015.00 (Allegato B del “Progetto Open Source per il pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella città del Comune di Mazara del Vallo”);
• Già in diverse postazioni, e persino in quelle più obsolete (recuperandole in tal modo ed ampliando il numero delle postazioni disponibili) è possibile istallare sistemi operativi e software open source;
TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO,
SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A
1. Bloccare nuovi acquisti di licenze software optando invece per l’istallazione di software libero (open source) sui nuovi sistemi informatici da acquistare in futuro. Il tutto al fine di avere la totalità dei sistemi informatici del comune di Mazara del Vallo con software open source e di dismettere gradualmente e senza oneri economici aggiuntivi tutti i dispositivi con software a pagamento.
2. Intensificare l’attività di adozione del software libero anche attraverso iniziative mirate alla formazione del personale;
3. Effettuare un sondaggio conoscitivo nell’ambito dei dipendenti comunali al fine di appurare quanti tra essi conoscano, anche a livello basilare, l’OSS (Open Source Software);
4. Avviare, compatibilmente con le esigenze e le necessità tecniche, soluzioni open source quali:
a. Uso del sistema operativo Linux, nelle stazioni di lavoro degli utenti;
b. Adozione di programmi di produttività individuale Open nelle stazioni utente;
c. Utilizzo di strumenti Open Source per il lavoro di gruppo e l’accesso ai data base;
d. Ricerca di soluzioni Open source nelle applicazioni gestionali;
e. Utilizzare in tutti gli uffici del comune, per i documenti legati all’attività amministrativa, formati liberi.
5. Avviare l’impiego dei software Open Source anche nelle scuole (già a partire dalle scuole dell’obbligo) di Mazara del Vallo.
n.b.: Si allega alla presente il ““Progetto Open Source per il pluralismo informatico, diffusione del riuso e adozione di formati per documenti digitali aperti e standard nella città del Comune di Mazara del Vallo”.
Mazara del Vallo, lì 7 ott. 14
Firme
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