Da due anni ormai i deputati Cinquestelle all’Ars si battono affinché la 148 del 2011, la legge che prevede criteri casuali di scelta, sia recepita anche in Sicilia. M5s: “Troppi i ritardi, evidentemente è più conveniente lasciare che i posti di sottogoverno restino controllabili così come è stato sino ad oggi”.
La nomina dei revisori dei conti degli enti locali e pubblici ancora alla mercé della politica, i criteri casuali sono scalzati dalla nomina diretta. “Anacronistico e clientelare” – così denunciano i deputati all’Ars del Movimento 5 stelle. “I revisori, infatti – affermano i parlamentari – dovrebbero essere estratti da un apposito elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti nel registro dei revisori legali; ma in Sicilia, avendo evitato accuratamente di recepire la legge nazionale, continuano ad essere nominati dall’organo politico. Si tratta dell’ennesima anomalia perpetrata da questo governo regionale”.
Sempre i deputati regionali M5s, ben due anni fa, avevano presentato un ddl per velocizzare il recepimento del testo nazionale; era nata anche una sottocommissione all’Ars, in seno alla I Commissione, che avrebbe dovuto occuparsi specificatamente di far applicare le disposizioni previste dalla legge n.148 del 2011. “La commissione, di fatto – concludono i Cinquestelle – non è mai divenuta operativa e il disegno di legge è rimasto carta straccia. Manca la volontà politica, pare, infatti, che sia più conveniente lasciare che i posti di sottogoverno restino controllabili così come è stato sino ad oggi”.