In queste settimane si è appreso da vari articoli di stampa che, nonostante l’adesione massiccia dei comuni siciliani al “Patto dei sindaci”, un progetto di matrice europea, solo 8 dei 256 comuni hanno presentato il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, necessario ai fini dell’adesione ufficiale) e che deve essere approvato dal consiglio comunale entro l’anno successivo all’adesione all’iniziativa del Patto dei Sindaci e che delinea le misure e le politiche che saranno adottate per raggiungere i propri obiettivi.
Cos’è il Patto dei Sindaci?
Si tratta della prima e più ambiziosa iniziativa della Commissione europea rivolta direttamente agli enti locali ed i loro cittadini, affinché essi svolgano un ruolo di rilievo nella lotta contro il riscaldamento globale. Tutti i firmatari del Patto dei Sindaci assumono l’impegno volontario e unilaterale di superare gli obiettivi dell’UE sulla riduzione delle emissioni di CO2. Con il loro impegno, essi sostengono il pacchetto Clima-Energia dell’Unione Europea adottato nel 2008.
I firmatari del Patto mirano a ridurre le proprie emissioni di CO2 di oltre il 20% entro il 2020 attraverso misure di efficientamento energetico e la promozione, la produzione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questo obiettivo, gli enti locali si impegnano a redigere una serie di documenti e piani, tra cui il PAES.
Cosa ha fatto il Comune di Paternò?
Con delibera N. 64 del 10-08-2012 il consiglio comunale approva all’unanimità l’adesione formale al patto dei Sindaci per il miglioramento dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Peccato che l’approvazione rimane all’interno del palazzo, l’amministrazione si è dimenticata di firmare ufficialmente il patto entro la scadenza fissata per il 30 Settembre 2014. Questo è riscontrabile collegandosi al sito www.pattodeisindaci.eu ed osservando che Paternò non figura nell’elenco dei comuni firmatari.
Fortunatamente dalla Regione, rea di aver cambiato in soli tre anni ben tre volte strategia (prima la UAT, poi la Cabina di Regia, poi direttamente soldi ai comuni) è stata concessa una proroga al 31 Gennaio 2015.
Siamo pronti a scommettere che l’amministrazione ce la metterà tutta per farsi sfuggire un’altra grande opportunità per attuare qual processo di riqualificazione ed ammodernamento energetico degli edifici pubblici e dell’illuminazione pubblica.
Ormai il tempo delle parole e delle promesse è finito, Paternò pretende delle risposte!