La deputata all’Ars, Gianina Ciancio: “L’assessore all’Ambiente prenda in considerazione il parere del consiglio regionale urbanistica sul piano urbanistico attuativo”. Mozione all’Ars Cinquestelle per impegnare il governo ad applicare la Vas.
“Apprendiamo favorevolmente del parere del consiglio regionale urbanistica, il quale ha opportunamente qualificato il Piano urbanistico attuativo (Pua) di Catania come piano di lottizzazione che deve, quindi, tener conto della normativa ambientale nazionale e comunitaria in materia di urbanistica. Speriamo vivamente che l’assessorato all’Ambiente terrà in debita considerazione le osservazioni contenute nel documento e a tal proposito invitiamo il neo assessore a voler fare definitivamente chiarezza sull’assoggettabilità o meno del piano a valutazione ambientale strategica (Vas)”.
La deputata all’Ars del Movimento Cinque Stelle, Gianina Ciancio, torna a sottolineare l’importanza fondamentale della Vas, alla luce del recente pronunciamento del consiglio di urbanistica.
”In questo senso – dice – stiamo predisponendo una mozione parlamentare, oltre a due interrogazioni già presentate all’Ars, con la mia prima firma, e al Senato, con prima firmataria Nunzia Catalfo, che impegni il governo ad applicare l’art 12 del D. Lgs. 152/2006, ovvero proprio la procedura di Valutazione ambientale Strategica, unico strumento legislativo che tutela realmente l’ambiente da speculazioni edilizie”.
“Lo sviluppo turistico ed economico della nostra città – afferma la deputata – non può dipendere dall’ennesima cattedrale nel deserto o da altre colate di cemento, ma deve passare prima di tutto da un’implementazione dei servizi e da un altro modello di sviluppo, che miri alla sostenibilità e alla tutela delle nostre ricchezze.”
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Ricordiamo le Interrogazioni Parlamentari del M5S, rimaste senza alcuna risposta del Governo, sulla totale assenza di VIA VAS che potessero mai permettere la avvenuta deviazione del torrente Acquicella in sprezzante violazione della L.431/85.
Ricordiamo la assurda ed illegittima cementificazione della Plaia ancora in atto, del tutto priva del prescritto e preventivo assenso del Consiglio Comunale, che accoglierà cataste di container metallici ed autotreni che separeranno Catania dal mare, dalla Plaia e dalla sola ripresa occupazionale rimastaci.
Ricordiamo la prevista edificazione sulle banchine del porto di oltre un milione e mezzo di mc. di edifici dei quali Catania non ha alcun bisogno, ma di grande gola per le note speculazioni finanziarie immobiliari che hanno distrutto l’economia non solo nazionale.