“Abbiamo voluto constatare le condizioni dei due punti caldi sul fronte migranti a Messina, il Centro d’Accoglienza Temporaneo dell’ex Caserma di Bisconte e la tendopoli allestita al Palanebiolo dell’Annunziata, per evidenziare lo stato in cui versa attualmente la macchina dell’accoglienza messa in piedi in città dalla Prefettura”.
E’ stato un vero e proprio blitz ispettivo quello organizzato dai Portavoce del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva e Valentina Zafarana che, nella giornata di ieri, si sono presentati senza preavviso nei due centri di Bisconte e Annunziata.
“Dal sopralluogo effettuato – ha dichiarato D’Uva – la situazione dell’ex caserma di Bisconte non presenta elevate anomalie a livello strutturale o di gestione”.
La struttura conta di 200(?) posti letto, suddivisi in due saloni e una sala, più la sala pranzo, le docce, i bagni, la sala medica ed ampio spazio esterno in cui sono allestiti diversi tavoli.
“Quel che preme evidenziare – ha continuato D’Uva – è l’eccessivo numero di ospiti presenti all’interno della struttura, considerando che i letti a castello sono sistemati gli uni troppo, vicini agli altri. Altra questione riguarda poi il futuro dell’intero casermone adesso di proprietà del Ministero dell’Interno, considerando che al momento ne viene utilizzata solo una parte, mentre le altre due sono state dichiarate inagibili”.
In serata, la deputata Valentina Zafarana si è poi recata al Palanebiolo allo scopo di verificare lo stato dei minori (circa una novantina di adolescenti) ancora ospitati in questo non luogo che già l’anno scorso aveva visto l’intervento tramite un’interrogazione parlamentare della deputazione messinese del Movimento Cinque Stelle.
“Le condizioni della tendopoli – afferma la deputata – non sono molto dissimili da quelle che avevamo accertato nel dicembre scorso; certo è che i migranti allocati nelle tende mi hanno riferito di soffrire il freddo durante la notte, malgrado l’abnegazione e l’immediata cura prestata dai mediatori e operatori presenti. La novità rilevante e su cui ci concentreremo sta nell’individuazione da parte del Prefetto dell’area ex IPAB da destinare ai minori presenti attualmente al Palanebiolo”.
Una vicenda quella del trasferimento presso l’Ex Ipab dei migranti minorenni su cui è opportuno vigilare allo scopo di capire con esattezza se gli standard per l’accoglienza previsti a livello regionale verranno o meno rispettati, quali saranno le soluzioni abitative proposte e soprattutto se gli organi deputati alla gestione dell’immigrazione saranno capaci di sviluppare una programmazione adatta a soddisfare le esigenze dei minori la cui situazione presenta risvolti peculiari e criticità.
“Oltre a garantire il nostro impegno di vigilanza soprattutto in merito alle vicende relative ai minori, ciò che ci proponiamo di fare – proseguono Zafarana e D’Uva – è cercare di comprendere a fondo gli scenari che si prospettano con la chiusura di Mare Nostrum ed il passaggio a Triton e quale sarà il destino dei non luoghi come Bisconte e Palanebiolo in tale contesto”.