Il gruppo parlamentare all’Ars durissimo dopo il discorso di Baccei. Ciaccio: “Solita politica inconcludente”. La Rocca: “Perché dobbiamo essere credibili con uno Stato che è causa della tragica situazione dei nostri conti?”.
“Meglio una morte dignitosa che un’umiliante e sfiancante agonia. Non ci sono speranze, si commissari la Regione”. Il gruppo parlamentare all’Ars boccia senza mezzi termini le dichiarazioni di Baccei “che ripercorre i sentieri dei suoi predecessori”.
“Il teatrino dell’ipocrisia politica continua – dice Giorgio Ciaccio”, componente della commissione Bilancio. “Mi ritrovo in commissione ad ascoltare un assessore che chiudendo gli occhi non riesco a capire se è Baccei, Agnello, o Bianchi. Più di due anni a sentire sempre le stesse parole, a sentirsi dire che bisogna essere credibili nei confronti dello Stato, che bisogna essere responsabili nei confronti dei siciliani. Ora basta. Basta con Crocetta, comandante di questa barca senza rotta, con questo parlamento connivente col comandante. Basta con una commissione inconcludente. Siamo stanchi. I siciliani sono stanchi. Meglio avere un sussulto di orgoglio e chiedere di essere commissariati per tagliare questa classe politica sorda e cieca, aggrappata a privilegi e raccomandazioni per garantire un sistema che ha portato alla distruzione la nostra terra”.
“Baccei – dice Claudia La Rocca, altra componente Cinquestelle della commissione Bilancio – sostiene dobbiamo essere credibili con Roma per richiedere quanto lo Stato ci deve, a partire dal miliardo sul cofinanziamento della spesa comunitaria. Ma lo Stato è credibile, visto che è causa della tragica situazione dei conti siciliani? Ricordiamo che l’applicazione dello Statuto pesa quasi 8 miliardi”.