La scogliera distrutta di Macari nei pressi di San Vito lo Capo sbarca all’Ars. E’ stata depositata dal M5S una interrogazione per capire se nei programmi del governo ci sono progetti per cercare di trovare un modo di vigilare pìù concretamente sui patrimoni e le bellezze naturali della Sicilia, lasciati speso in balia di gente senza scrupoli.
“Comprendiamo – afferma il deputato Sergio Tancredi – primo firmatario dell’atto – che si tratta di operazione non certo facile, vista l’estensione delle coste e dei territori dell’isola da tutelare. Questo non significa, però, che ci si debba rassegnare all’inazione e sperare solo nella buona sorte per difendere le bellezze naturali da attacchi criminali. Enti locali, demanio e Regioni si coordino meglio e forse qualche risultato in più e qualche danneggiamento in meno potrebbero essere a portata di mano”.
A Macari, come si ricorderà, una parte della scogliera è stata distrutta da ignoti con un escavatore, abbandonato poi sul posto, al fine di ricavare un accesso al mare.
Il M5S, oltre che alle istituzioni, chiede aiuto pure alla cittadinanza per salvaguardare i beni pubblici.
“Quella di Macari – commenta Tancredi – è stata un’operazione durata un paio di giorni circa. Qualcuno potrebbe avere visto e se lo ha fatto ha il dovere civico di raccordarsi con le forze dell’ordine. Solo quando si capirà che il bene pubblico è di tutti, sciagurati come quelli entrati in azione sulla scogliera avranno veramente la vita difficile”.
2 commenti
purtoppo la madre dei co………..ni è incinta 13 mesi l’anno
salve, io una idea me la sono fatta su quello che è successo a makari.Da anni frequento quel bellissimo tratto di costa e negli ultimi anni.i Ho visto appropriare la spiaggia ad affitta lettini e ombrelloni.Senza regole aprivano i lettini già di prima mattina e li piazzavano sul bagnasciuga in attesa che qualcuno li affittasse.Chi voleva sdraiarsi con tovaglia era costretto ad mettersi nei piccoli spazi lasciato da questi .Ora mi chiedo.Chi poteva avere interesi a fare questi lavori ? certamente non noi utilizzatori ma gente senza scruopoli abbagliati dal guadagno. Viva la spiaggi libera