L’ideatore della nuova forma di turismo ha “battezzato ieri ” la legge firmata dal Movimento 5 Stelle la numero uno della penisola, perché meglio di tutte incarna lo spirito dell’iniziativa. Lo ha detto nel corso del convegno tenuto ieri all’Ars, che ha presentato la norma ed il regolamento attuativo di fronte ad una sala gremita da addetti ai lavori.
Il grosso riconoscimento per la norma targata 5 Stelle, approvata dall’Ars il 2 agosto del 2013 è arrivato ieri nel corso di un convegno tenuto a palazzo dei Normanni dalla voce più autorevole in materia nella penisola: Giancarlo Dall’Ara. Il “padre” della nuova forma di turismo, nata in Friuli nei primi anni 80, e che piano piano ha messo radici in tutta Italia ne ha tessuto le lodi perché “meglio di tutte incarna lo spirito dell’ Albergo diffuso e ricalca perfettamente le linee del progetto originario”.
L’albergo diffuso è un nuovo modo di concepire l’ospitalità, complementare al turismo tradizionale, rilanciando la fruibilità dei centri storici delle città e dei paesi e ponendo le basi per nuova occupazione. Punta a dislocare gli alloggi per i turisti nelle abitazioni del centro storico e dei borghi marinari e rurali, garantendo a pochi metri da essi la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti (ricevimento, sale comuni, bar, punto ristoro).
Al convengo tenuto in una sala gialla gremitissima da operatori del settore e sindaci erano presenti oltre a Dall’Ara i deputati del M5S Claudia La Rocca (prima firmataria della legge), Giampiero Trizzino (presidente commissione Ambiente Ars) e Valentina Zafarana (Capogruppo M5S Ars), l’assessore per il Turismo Cleo Li Calzi e il dirigente dello stesso assessorato Saverio Panzica.
Soddisfatta La Rocca, che punta nella collaborazione dei cittadini per il decollo della legge: “Ora la palla passa i siciliani – ha detto – e ai sindaci che hanno il compito di rendere attraenti i loro comuni”.
A partire da marzo l’Albergo diffuso sarà oggetto di un tour in Sicilia nel corso del quale si parlerà anche delle altre iniziative del Movimento: “Microcredito siciliano” e “Boom Polmoni Urbani”.
“La Sicilia – ha affermato Claudia La Rocca – può ripartire dal suo patrimonio, dalla bellezza, quindi dai suoi borghi e centri storici, che adesso avranno un’opportunità in più per essere valorizzati”.
1 commento
Finalmente qualcosa di concreto in Sicilia. L’Associazione Sicilia e Tradizioni con il Progetto Mare d’amare nel 1995 ha trasformato a Capo d’Orlando il Borgo dei pescatori di San Gregorio in un albergo diffuso con il primo progetto
turistico in Italia di ittiturismo. Le case dei pescatori ristrutturate ospitano da 20 anni turisti da tutto il mondo, partecipando alle attività giornaliere dei pescatori, dal ritiro delle reti, ai pranzi tipici marinari e alle passeggiate ecologiche sui Nebrodi. Il sito è http://www.maredamare.com e il mio numero di telefono per eventuali informazioni e scambi di esperienze con il materiale fotografico e rassegna stampa in possesso è 3356599941.
Cordiali Saluti
Carlos Vinci
Presidente
Associazione Sicilia e Tradizioni