“Un documento vuoto, inutile e privo di programmazione“. Il M5S all’Ars boccia senza mezzi termini il Dpef, definito “solo una fotografia fatta di segni meno“, una sorta di “matrioska fatta sola di belle parole e nulla più“.
Un po’ il denominatore comune di tutti gli interventi dei deputati che si sono alternati a parlare a sala d’Ercole (Zafarana, La Rocca, Ciaccio, Palmeri e Foti) è stata proprio l’assenza di programmazione in una Sicilia allo stremo che aspetta tutto, dalla legge del servizio idrico, al piano energetico.
Ciaccio ha anche puntato il dito contro i dirigenti generali esterni, “uno dei quali condannato in primo grado dalla corte de conti. Basterebbe un atto amministrativo per procedere alla rimozione“.