“Un esodo biblico alla ricerca della poltrona promessa altrove. L’indegno spettacolo che va in scena in questi giorni sugli schermi del PD siciliano è un colossal, se paragonato ai ‘filmetti super 8’ delle piccole defezioni nei meetup siciliani o, a livello nazionale, di qualche deputato. La fuga di massa dal Partito democratico in cerca di posti al sole altrove è vergognosa per chi va, ma, soprattutto, per chi resta in un partito sempre in guerra e senza rotta, costretto ad imbarcare chiunque, pur di tirare a campare e conservare poltrone e strapuntini.
Ci aspettiamo ora da questa gente, che ad ogni fuoriuscita dal Movimento ha prefigurato l’immediata implosione della galassia Cinquestelle, un onesto e profondo esame di coscienza e di non perdere in futuro le occasioni che gli saranno concesse per impiegare bene il suo tempo: tacere”.
1 commento
Le distinzioni sono d’obbligo: chi esce dal M5S potrebbe non essere più in sintonia coi principi di onestà e lotta del partito e voler acquisire altri vantaggi e benefici personali tipici di ogni altro partito. Chi esce dal PD conosce i vantaggi e i principi per portare vantaggio e profitto personale a discapito di quello di tutti e temo che non voglia abbracciare i concetti e l’anima di un movimento come il M5S, ma dirottati o farsi allertare verso altro che, pur con nome diverso, non modifichi la sostanza egoistica tipici dei partiti come il PD. Aggiungo di desiderare tanto una regola, come nel gioco dell’oca, che impedisca di fare passaggi automatici da una poltrona a un’altra, ma induca a uscire e ricominciare tutto daccapo e lavorare per essere rieletto in un nuovo partito con lo stesso meccanismo e lavoro col quale si è stati eletti la prima volta. Si toglierebbe il gioco facile per mafia e corruttori che con un migliaio di persone “onorevoli” oggi e da decenni hanno un potenziale bacino di corruttibili per fare squadra sempre e tenere sotto scacco la vera democrazia, a discapito di decisioni buone e leggi a favore del prossimo.