La discarica è già oggetto dal 2009 di note trasmesse alla Procura della Repubblica da parte dell’Arpa contenenti notizie di reato.
“Cascate di sostanze inquinanti scorrono nella circolazione idrica sotterranea delle campagne nell’Ennese”, questo è quanto evinto dall’audizione tenutasi ieri pomeriggio in IV commissione all’Ars sulla discarica di Cozzo Vuturo. All’incontro, fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, sono intervenuti i commissari liquidatori e gestori dell’Ato Enna, cittadini che da anni denunciano le condizioni della discarica, attivisti del M5s ennese e, quindi, il dott. Parlascino dall’Arpa di Enna.
La deputata del Movimento 5 Stelle Angela Foti interviene duramente: “Bisogna mettere urgentemente in sicurezza la stessa discarica, già oggetto di diverse note inviate dall’Arpa alla Procura della Repubblica contenenti notizie di reato”. Dai verbali dell’Agenzia regionale di protezione ambientale è emersa una consistente presenza di metalli pesanti nel percolato che, in assenza della dovuta messa in sicurezza, si riversano, appunto, nella circolazione idrica . “Nei nostri territori – denuncia Foti – tassi eccessivi di piombo, mercurio, alluminio, ferro, e così via”.
“Le attuali condizioni della discarica di Cozzo Vuturo, – continua la parlamentare M5s – oltre che rappresentare un pericolo per la salute dei cittadini, prevedono costi eccessivi proprio a causa dello smaltimento di percolato. Stiamo parlando di cifre intorno ai 700 mila euro annui, che i comuni dell’ennese esborsano per la depurazione del percolato. Mentre per i lavori di messa in sicurezza basterebbe un milione di euro”.
“Non ci spieghiamo come si possa essere arrivati a questo punto – conclude – quando la normativa sui rifiuti, già dal 1984, detta le procedure su come costruire e gestire le discariche in sicurezza. Eppure, fiumi di percolato si sono riversati nelle campagne e negli impluvi limitrofi alla discarica, arrecando danni enormi al territorio, senza che nessuno tenesse conto di quanto rilevato dall’Arpa, e che la politica in primis, intervenisse per far si che le vasche di Cozzo Vuturo fossero dotate di una copertura impermeabile che oggi risulta quanto mai indispensabile ed urgente”.