Il deputato del Movimento ha chiesto a sala d’Ercole che l’ufficio di presidenza calendarizzasse al più presto uno dei primi atti presentati dal Movimento all’Ars. A vuoto la richiesta di discutere la mozione anti-Monterosso. “Argomento scottante, non c’è la volontà politica di farlo”
“Subito in aula il nostro ddl per arginare la vergogna gettonopoli”. Dopo gli scandali che hanno travolto i consigli comunali di Agrigento, Siracusa e Misterbianco, il gruppo parlamentare all’Ars, per bocca di Giorgio Ciaccio, è tornato a chiedere oggi a gran voce a sala d’Ercole l’avvio della discussione sul testo a prima firma Stefano Zito, il deputato che ha contribuito ad accendere i riflettori sulle anomalie nelle gestione delle commissioni consiliari di Siracusa.
Il testo è stato riproposto d recente ed assorbe la primissima proposta normativa presentata dal Movimento, poco dopo lo sbarco a sala d’Ercole nel dicembre del 2012.
“La lotta a gettonopoli e agli esosi costi dei consigli comunali – dice Ciaccio – è una delle prime battaglie del Movimento che ora Crocetta sta cercando di cavalcare. Non ci interessa, non è la prima volta che cerca di sfruttare battaglie del Movimento per suo tornaconto. L’importante è che vadano in porto operazioni condotte nell’interesse della collettività. Intanto noi andiamo avanti. Vogliamo capire, ad esempio. qual è la situazione nei grandi Comuni, come Palermo, Catania e Messina, che finora non hanno risposto alla nostra richiesta di inviarci le carte. Le avremo ugualmente”.
“Praticamente – dice Stefano Zito parlando del suo ddl – l’atto è la riforma Baccei con qualche aggiunta e diverse restrizioni. Se Crocetta e la maggioranza la vogliono veramente sappiano che i nostri 14 voti sono assicurati”.
I punti di cardine del testo possono essere riassunti nella riduzione dei consiglieri e dell’importo dei gettoni, taglio dei rimborsi alla società private, limitazione dei permessi solo all’effettiva durata delle commissioni e del consiglio (e al tempo di percorrenza per raggiungere il Comune), abolizione dei consigli di circoscrizione sotto i 250 mila abitanti.
“Punto nodale – del ddl – aggiunge Zito – è quello della trasparenza che prevede la pubblicazione on line della durata e dei verbali delle commissioni. I margini di manovra a questo punto diventerebbero minimi, essendo posto l’operato dei consiglieri costantemente al vaglio dei cittadini”.
Il M5S ha chiesto oggi al presidente Venturino anche la discussione della mozione contro il segretario generale della Regione, Patrizia Monterosso. Ancora negativa la risposta.
“Evidentemente – dice Ciaccio – è un argomento scottante. Non c’è la volontà politica di farlo. Una rappresentanza del governo era in aula Si poteva benissimo intraprendere la discussione”.
1 commento
sarebbe ora, non se ne può più di questi sprechi e scandali, ho visto l’arena di giletti e il consiglio comunale di Piacenza costa solo 80 mila euro l’anno. non vedo perché e il motivo in Sicilia bisogna sprecare denaro pubblico sulle spalle dei poveri siciliani.!