Il Movimento 5 Stelle all’Ars invia una nota al sindaco di Palermo e presenta un’interrogazione parlamentare all’assessorato Beni Culturali (entrambi gli atti in allegato). Proprio a fianco del Teatro Politeama, infatti, ad una decina di metri di profondità, giungerà nel prossimo anno e mezzo, lo scavo previsto per il realizzando “anello ferroviario”. “Premetto che la metropolitana è un’opera importante per la mobilità di una città come Palermo, – afferma la prima firmataria dei due atti, la deputata M5S Claudia La Rocca – ma chiediamo delle risposte scritte e puntali alle domande poste in una pubblica nota dall’architetto Danilo Maniscalco; credo che sia interesse di tutti sia salvaguardare la sicurezza dei cittadini, sia tutelare un bene come il Teatro Politeama, uno dei simboli della città”.
“Perché crollasse parte o porzione del teatro, cadrebbe parte della nostra Pompei”. Scrive così l’architetto palermitano nella sua nota. E continua: “da quanto ho potuto appurare in sito, esistono già quadri fessurativi accesi lungo il perimetro del vecchio Teatro, con lesioni ed ammaloramenti dell’apparecchio murario portante ben visibili persino ai non addetti ai lavori proprio nel prospetto laterale al di sotto del quale, necessariamente, si andrà ad intervenire con alterazioni dell’equilibrio del sottosuolo subito intorno che potrebbe tradursi in peggioramenti dei quadri fessurativi già esistenti e con la creazione di nuovi”. Il nostro intendo – conclude La Rocca – è quello di essere certi che i lavori in corso tengano conto di tutte le misure di sicurezza necessarie”.
Sono 5 le domande alle quali dovranno rispondere il sindaco Orlando e gli assessori competenti, la Soprintendenza ai beni culturali, la protezione civile e figure apicali di Technis(impresa catanese che si è aggiudicata i lavori in questione):
- quali accorgimenti tecnici sono stati immaginati e progettati per attenuare qualsiasi forma di interferenza almeno a ridosso del teatro?
- Esiste uno studio mirato e capillare del sottosuolo nell’immediato intorno del teatro?
- Si sono previste di concerto con la soprintendenza, opere provvisionali o di miglioramento della statica del teatro ancora prima che lo scavo, la costruzione di paratie o pali interverranno nell’ovvio cambio di configurazione del sottosuolo e dunque del teatro stesso?
- Si è provveduto prima che eventuali danni arrecati al teatro prima, durante e dopo la messa in esercizio della galleria e del passaggio dei mezzi, ad assicurare l’edificio con apposite polizze concernenti il recupero ed ogni altra attività finalizzate ad esso?
- A chi dovremo rivolgerci per avere le dovute e formali rassicurazioni che quel tratto di memoria urbana possa essere tramandata alle future generazioni?.
“Restiamo in attesa che queste domande trovino risposta nell’immediato”, concludono dal Movimento 5 Stelle al Parlamento regionale.
In allegato la “lettera al sindaco” e il testo “dell’interrogazione“
1 commento
Salve, anch’io desiderei che Palermo non diventi una incompiuta, voglio portare a conoscenza che proprio a pochi passi dal Politeama esattamente salendo da Via Dante si arriva alla piazza della suddetta metrò è necessario fare un passaggio metrò a pochi passi dalla Lolli e si eviterebbe pericoli inutili? Grazie!