La deputata del Messinese Valentina Zafarana: “Sono 58 i giovani che vivono già da due settimane in una struttura pericolosa, fredda e priva dei servizi necessari”.
“Una struttura pericolosa, fredda e priva dei servizi necessari accoglie circa 60 minori provenienti dall’Egitto e da altri Paesi dell’Africa sub sahariana. Accade a Messina, all’interno della palestra di Gravitelli, utilizzata dal Comune, a detta loro, per sola emergenza ma che in realtà ospita già gli stessi minori da più di due settimane”. E’ quanto denuncia la deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana, a seguito dell’ispezione tenutasi ieri pomeriggio alla quale hanno preso parte anche i volontari dell’associazione Bordeline Sicilia.
La parlamentare Cinquestelle fa una carrellata di tutte le vergogne registrate: “La struttura è chiaramente come la immaginavamo e cioè azzardata e non idonea. Una palestra molto ampia, come è normale che sia, e ovviamente non riscaldata. Peraltro, a disposizione dei minori migranti solo una coperta con la quale coprirsi durante le notti, e nemmeno un cambio oltre ai vestiti che indossano. Inoltre, non esistono pareti divisorie mentre la palestra continua ad essere utilizzata da varie società sportive”.
“E’ lungo l’elenco delle clamorose disfunzioni riscontrate al Gravitelli, – continua la parlamentare – e così, la mensa conta 36 posti a sedere, a fronte di 58 ospiti. Pochissime docce funzionanti e bagni sporchi che puliscono i soli volontari (operatori che appartengono al centro Amhed e che quando finiscono di fare le otto ore da contratto al Centro, vanno “volontariamente” a prestare altre 12 ore della loro giornata, gratuitamente, nella palestra). Due “volontari” a turno per 60 minori. Su quest’ultimo aspetto vale la penna soffermarsi visto che, appunto, nella struttura non c’è traccia di alcun operatore bensì di pochi, pochissimi volontari che lavorano dentro la struttura con turni di 12 ore ciascuno. Ed e’ sempre lo stesso centro Amhed che offre gratuitamente i pasti per i minori”.
La deputata Zafarana sottolinea tutta l’ambiguità di questo rapporto tra il Comune di Messina e centro Amhed. “Lodevole lo spirito di assistenza e volontariato – afferma la Zafarana – ma non vorremmo che intorno a questa ennesima vergogna messinese ci fossero i soliti interessi che sicuramente a breve si muoveranno per partecipare al bando preparato dall’assessore per l’accreditamento delle strutture che accolgono migranti”. “La situazione ci è sembrata veramente grave e surreale; – conclude la parlamentare –per questi giovani già scampati alla morte non vi è tregua, mentre queste strutture stanno crescendo a dismisura grazie ad accordi tra le varie istituzioni, il tutto contro i principali diritti umani”. La parlamentare M5S è risoluta e chiede all’assessore di chiudere immediatamente la struttura, assicurando dunque l’ospitalità ai minori in un ambiente che sia idoneo, con servizi adeguati e il giusto numero di operatori.