E’ sempre compatto il fronte del “No” alla conversione della centrale termoelettrica di Archi in inceneritore di rifiuti.
La battaglia prosegue senza sosta anche nelle sedi istituzionali, dove il Movimento Cinque Stelle ha presentato, dopo quella più ampia e generale di Angela Foti, votata unanimemente dall’Assemblea nei mesi scorsi, una mozione specifica per bloccare sul nascere ogni tentazione da parte del governo regionale.
“Sembra di vivere il tempo al contrario – afferma la deputata M5S Valentina Zafarana, prima firmataria della mozione. Mentre tutto il mondo, infatti, abbandona il modello dell’incenerimento dei rifiuti a favore del riciclo e del riutilizzo dei materiali, in Sicilia si continua a ritenere praticabile la strada di nuovi inceneritori, siano essi alimentati con semplici rifiuti o con i loro derivati”.
“Come se non bastasse – continua Zafarana – per la localizzazione di questi impianti ci si accanisce sempre su territori che già pagano pesantissimi contributi in termini di salute dei cittadini e di qualità della vita, a scelte industriali scellerate portate avanti negli anni, scelte che hanno portato zone intere, proprio come quella della Valle del Mela, ad essere ridotte a incubatrici di malattie genetiche e tumorali. Una situazione insostenibile ormai da decenni.”
“Anziché bonificare zone già così pesantemente colpite – lamenta la deputata – il governo regionale si dichiara disponibile ad accettare riconversioni folli, allontanandosi anni luce da ogni moderna politica di gestione dei territori e dei rifiuti, facendo fare all’isola un salto indietro di cinquant’anni. Proprio per evitare questo abbiamo presentato una mozione molto particolareggiata, che, fra i tanti impegni di natura generale, impone lo stop al rilascio di qualsiasi autorizzazione alla conversione della centrale termoelettrica in inceneritore. Presenteremo inoltre un emendamento per renderla ancora più stringente, impedendo al governo regionale di allocare nella Valle del Mela, già zona identificata da anni come Area a Rischio di Crisi Ambientale (AERCA), ulteriori impianti di trattamento dei rifiuti e dei suoi derivati”
“Non abbiamo dubbi– conclude Zafarana – che la mozione verrà approvata dall’Assemblea, ma se non dovesse accadere, sarà nostra cura informare i territori dei nomi e dei cognomi degli ‘onorevoli’ che avranno votato contro, affossando la mozione. E’ arrivato il momento che i cittadini sappiano chi sta distruggendo la loro terra, il loro presente, ed il futuro, loro e di tutte le prossime generazioni”.