Sui Liberi consorzi il Movimento chiede di resistere davanti alla Corte Costituzionale “per non diventare schiavi di Renzi”
“Crocetta dipinge una Sicilia che non c’è, la Sicilia dei sogni che vedono solo lui e la sua inguardabile maggioranza variabile. A lui non possiamo che chiedere quello che praticamente chiediamo da un paio di anni a questa parte: si faccia da parte”.
Nel giorno della presentazione ufficiale del Crocetta-quater i deputati Cancelleri, Ciaccio, e Foti, a nome di tutto il gruppo, sono tornati a chiedere le dimissioni del presidente della Regione, elencando soltanto la minima parte dei fallimenti inanellati durante la sua legislatura: dalle infrastrutture, ai fondi Psr, che rischiano di mettere in ginocchio tantissime imprese, a Garanzia giovani, alla crescente sudditanza col governo Renzi, al Pil peggiore d’Italia.
La sudditanza di Crocetta all’esecutivo di Roma è stata rimarcata anche in relazione al voto sulla proroga dei commissari per i consorzi dei Comuni, cui il M5S ha detto no.
“La Regione – ha detto Francesco Cappello – resista davanti alla Corte costituzionale. La Sicilia non può continuare a chiedere il permesso a Roma. Chiediamo rispetto per lo Statuto, per l’Assemblea, per la legge e per i siciliani”.