Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 ottobre 2015 recante “Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 249 del 26 ottobre 2015, il Governo ha provveduto, ai fini della predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate – in attuazione dell’articolo 1, commi 431, 432, 433 e 434 della legge 23 dicembre 2014, n. 190 – all’approvazione di un bando con il quale sono definite le modalità e la procedura per la presentazione, da parte dei comuni, di progetti di riqualificazione, costituiti da un insieme coordinato di interventi diretti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.
La dotazione del Fondo per l’attuazione del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate e’ di euro 44.138.500,00 per il 2015 e di euro 75.000.000,00 per ciascuno degli anni 2016 e 2017, per complessivi euro 194.138.500,00.
I tempi sono (troppo) stretti: le proposte di progetto, infatti, dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2015, termine che appare, evidentemente, poco congruo tenuto conto della particolare rilevanza, a livello nazionale e locale, del Bando ed in considerazione della mole della documentazione che i Comuni saranno tenuti ad allegare ai fini della verifica dell’ammissibilità della domanda e dell’attribuzione dei punteggi.
E’ indispensabile, pertanto, prevedere una proroga del termine sopra indicato – comunque non inferiore a 90 giorni – per permettere a tutte le Amministrazioni Comunali interessate di avere il tempo sufficiente per poter presentare le proposte progettuali in modo adeguato e nel rispetto di quanto prescritto dal Bando.
Diamo la possibilità ai Comuni italiani di utilizzare appieno le risorse economiche destinate al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale!
Per questi motivi abbiamo predisposto:
- una lettera di sollecito al MISE ed al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture
- un’interrogazione (che proverò a convertire in question time in commissione o aula entro la scadenza del 30 novembre 2015)
- un ordine del giorno per la legge di stabilità non appena la stabilità arriverà in aula.