deputati Cinquestelle hanno provato a far venire meno il numero legale. Nel Dpef inserito il reddito di cittadinanza e l’esenzione ticket per gli inoccupati.
“Ricorrere all’ultimo giorno dell’anno per approvare l’esercizio provvisorio è l’ennesima certificazione dell’incompetenza e inconsistenza di questo governo e della sua sgangherata maggioranza, ormai a brandelli”.
Il M5S commenta così l’ultima seduta dell’Ars di quest’anno, che ha approvato per il rotto della cuffia, oltre all’esercizio provvisorio, anche il Dpef, clamorosamente bocciato qualche giorno fa.
“Abbiamo provato – dice il deputato Francesco Cappello – a fare mancare il numero legale, non inserendo i tesserini e l’operazione non è riuscita per soli tre voti. L’unico modo che la legge ci mette a disposizione di concludere in anticipo la legislatura – afferma il deputato – era quello di bocciare l’esercizio provvisorio in aula, in assenza di una finanziaria che preannuncia a lacrime e sangue per i siciliani e misure assistenzialistiche che fanno arretrare la Sicilia di almeno trenta anni. I siciliani ci hanno chiesto di mandare questo governo a casa ed il Movimento userà tutti gli strumenti a sua disposizione per consentirci di tornare alle urne”.
Il M5S ha comunque provato a riempire di contenuti il vuoto documento di programmazione finanziaria, facendovi inserire alcuni punti qualificanti della sua azione, come il reddito di cittadinanza, l’esenzione ticket per gli inoccupati, nuove assunzioni in ambito sanitario pubblico, la creazione di corsie preferenziali per l’accesso delle imprese al Fondo italiano di investimenti, e l’avvio di una politica di incentivazione alla raccolta differenziata per scongiurare la creazione di nuovi inceneritori, togliendo ogni alibi a Crocetta.