L’assessore al Bilancio Girlando continua a scaricare la responsabilità sui dirigenti del comune quando aveva già avuto una proroga al 30 novembre per presentare il bilancio previsionale del 2015 (la prima scadenza era il 30 settembre). Da notizie di stampa apprendiamo che la Corte dei Conti ha inviato un’ulteriore nota al Comune di Catania con la quale verosimilmente si sollecita il Comune, come fatto in passato, a produrre la documentazione necessaria alle verifiche contabili.Documentazione che avrebbe dovuta essere inviata già molto tempo prima posto che tutti sanno, ivi incluso l’Assessore,che il Comune di Catania è in piano di rientro.Come da articolo 26 dello Statuto del Comune di Catania gli assessori “Esercitano, per delega del Sindaco, le funzioni di sovrintendenza al funzionamento dei servizi e degli uffici ed all’esecuzione degli atti, nell’ambito delle aree e dei settori d’attività specificamente definiti nelle deleghe predette. La delega attribuisce al delegato la RESPONSABILITA’ connessa alle funzioni con la stessa conferita e può essere revocata dal Sindaco in qualsiasi momento”. “In caso d’inerzia dell’assessore delegato o, comunque, di mancata osservanza degli indirizzi formulati dalla giunta, il Sindaco può sostituirsi all’assessore avocando a sè la relativa competenza”.
L’assessore al Bilancio ha dunque precise responsabilità ed il Sindaco ha la possibilità di sostituirsi allo stesso. Invece quello a cui assistiamo è un’indegna inerzia da parte dei vertici politici del Comune.
Per questo motivo sollecitiamo l’intervento degli ispettori Ministeriali, con una lettera al Ministro dell’Economia e Finanze, firmata da tutta la compagine dei parlamentari catanesi del M5S,per verificare la congruità della gestione finanziaria e contabile del capoluogo etneo, come da impegni assunti dal Governo in risposta ad una interrogazione, la n. 5-06038 a pirma firma Giulia Grillo”.
“Alla soglia del 2016″ affermano le parlamentari catanesi Giulia Grillo e Nunzia Catalfo ” non si vede neanche l’ombra del bilancio previsionale del 2015 in una città che fa la conta dei danni fra assalti alle poste, atti di vandalismo, esercizi commerciali che chiudono, furti di rame, negozianti che disperati ricorrono alla sorveglianza privata, scuole fatiscenti, edifici storici che crollano, darsene appena costruite con le crepe e telefonate imbarazzanti del primo cittadino”.
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